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CIVITAVECCHIA – Le segnalazioni dei cittadini si moltiplicano per quanto riguarda il rinvenimento di bocconi avvelenati e disegnano un quadro inquietante che preoccupa profondamente la comunità, in particolare chi possiede un animale domestico. L’ennesimo caso è stato segnalato venerdì: un lettore ha riscontrato anomalie nei pressi della Lega Navale, una delle zone più frequentate della città, spesso meta di passeggiate con i propri amici a quattro zampe. Un chiaro indizio della presenza di esche potenzialmente letali per i cani. «Passeggiare tranquillamente con il proprio cane diventa un’impresa – denuncia il cittadino autore della segnalazione – Civitavecchia è infestata di trappole mortali e noi proprietari temiamo seriamente per la salute dei nostri animali. Sia che si tratti dell’opera di un singolo individuo disturbato, sia che stiamo assistendo a fenomeni di emulazione, la preoccupazione cresce di giorno in giorno».
Il fenomeno dei bocconi avvelenati, purtroppo, non è nuovo: ciclicamente si ripresenta in varie zone della città, colpendo aree pubbliche, giardini e perfino marciapiedi. Esche preparate con sostanze tossiche – in alcuni casi veri e propri veleni, in altri frammenti di vetro o chiodi – vengono disseminate con l’intento di colpire soprattutto i cani. Le conseguenze possono essere fatali se l’animale ingerisce la sostanza prima che il proprietario possa intervenire. Negli ultimi anni le istituzioni hanno avviato campagne di sensibilizzazione e bonifica, ma l’assenza di un controllo sistematico e di sanzioni efficaci rende difficile contenere il fenomeno. In alcuni casi si è tentato di installare telecamere o di organizzare ronde di volontari, ma la natura imprevedibile e spesso notturna di questi gesti criminali complica notevolmente la possibilità di individuare i responsabili. La rabbia e la frustrazione tra i cittadini crescono. «Non possiamo più uscire con i nostri animali senza essere in ansia – scrive un altro residente sui social – ogni aiuola, ogni cespuglio, può nascondere una minaccia. È come se chi ha ideato queste trappole non si rendesse conto della crudeltà dei suoi gesti o, peggio, ne fosse pienamente consapevole e agisse con malizia». Nel frattempo, si moltiplicano le richieste di intervento: i cittadini invocano un’azione concreta da parte del Comune, chiedendo maggiori controlli, l’installazione di segnaletica che avvisi della presenza di pericoli e, soprattutto, un potenziamento della sorveglianza urbana.
Anche le associazioni animaliste si stanno muovendo: alcune hanno annunciato la volontà di sporgere denuncia contro ignoti, mentre altre invitano i cittadini a segnalare tempestivamente ogni avvistamento sospetto. L’amore per gli animali non può trasformarsi in un rischio quotidiano. Civitavecchia, come molte altre città italiane, si trova oggi di fronte a un bivio: lasciar correre, nella speranza che il fenomeno si esaurisca da solo, oppure prendere posizione, intervenire con decisione e garantire la sicurezza di chi, ogni giorno, condivide la propria vita con un cane.
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