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CERVETERI – L’acquisizione pubblica del campo sportivo al Sasso è indigesta per l’opposizione, in particolar modo per il consigliere comunale Gianluca Paolacci che si è espresso dopo l’iter burocratico concluso e il passaggio di consegne siglato ufficialmente dalla sindaca, Elena Gubetti, alla presenza della famiglia Patrizi, ex proprietaria del terreno. «Non si può dire certo che io non abbia a cuore il bene della frazione del Sasso – commenta Paolacci -, perché ha dato i natali a mia madre. E proprio per questo legame sentimentale, ho analizzato le recenti decisioni dell’amministrazione e sento il dovere di intervenire. Intanto l’acquisto del terreno dell’ex campo sportivo era così necessario? O meglio, l’acquisto di un bene con i soldi del contribuente presuppone una finalità condivisa, una risposta a esigenze di una comunità sulla base di priorità e magari accompagnato da un progetto magari coinvolgendo il consiglio e le comunità interessate». La firma dell’atto notarile è avvenuta a Roma nei giorni scorsi. «Si tratta di questioni cruciali per gli amministratori pubblici – rincara la dose Paolacci – e quindi credo sia legittimo domandarsi se l’acquisto del terreno sia funzionale alla comunità. Siamo sicuri, ad esempio, che i cittadini non avrebbero preferito che si fosse investito nel cimitero viste le precarie condizioni in cui versa? Ma il sindaco e la giunta sono a conoscenza che nella frazione del Sasso da giugno a settembre i cittadini non riescono a farsi nemmeno le docce perché l’acqua non arriva? Non era meglio investire queste risorse per risolvere problemi annosi?». Dubbi pure sui costi. «In consiglio comunale – conclude - si parlò di una cifra intorno ai 40mila euro. Chi ha fatto la stima? Meno di un ettaro di terreno con destinazione verde pubblico esprime quel valore? Ma soprattutto, quali risorse il sindaco e la giunta intendono mobilitare per realizzare la generica riqualificazione? Quali servizi promuovere e per quali beneficiari? Sono convinto sempre di più che Cerveteri non possa più sopportare certe scelte improvvisate. Credo che sia davvero arrivato il momento di dire stop. Basta davvero: Cerveteri è stanca di queste toppe che sono peggio dei buchi che stanno creando».
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