CIVITA CASTELLANA – Fernando Monfeli, presidente dell’associazione Asta, scrive una lettera aperta all’omonimo del Biodistretto della Via Amerina e delle Forre relativamente al «recupero morfologico di una pregressa attività estrattiva in località San Silvestro a Civita Castellana». Ecco il testo.


«Gentilissimo Famiano Crucianelli, in questi mesi ci siamo scritti e parlati e abbiamo compreso che su temi, come la valorizzazione del territorio e la sua comunicazione, ci troviamo perfettamente d’accordo. Al fine di orientare nel verso giusto questa tanto desiderata valorizzazione del territorio abbiamo pure convenuto che è necessario avviare un dialogo costruttivo tra l’associazione che presiedo e la Fondazione Biodistretto.


L’occasione per poterci parlare in maniera costruttiva - prosegue il numero uno di Asta - ce la offre una richiesta di valutazione di impatto ambientale per un “recupero morfologico di una pregressa attività estrattiva” in località San Silvestro a Civita Castellana. Sappiamo tutti che la definizione “recupero morfologico di una pregressa attività estrattiva” significa discarica e che tale discarica non comporta nessun valore aggiunto alla valorizzazione e alla comunicazione della qualità del territorio. A questo aspetto determinate ne vanno aggiunti altri particolarmente significativi come il fatto che la cava oggetto di questo “recupero ambientale” è praticamente a ridosso di un corso d’acqua affluente del Tevere e che l’area che circonda la cava è completamente coltivata.


Secondo il nostro parere quella cavità inutilizzata potrebbe essere valorizzata come bacino di riserva per le acque irrigue, esigenza che le sempre più frequenti siccità rendono impellente.


È chiaro che il riutilizzo come discarica delle cave dismesse non aggiunge niente alla valorizzazione del territorio e ne rappresenta un mero sfruttamento al quale bisogna crea un argine serio, altrimenti le tante cavità che punteggiano il nostro territorio potrebbero rappresentare un serio rischio per la sua salubrità ed integrità. Altro aspetto che voglio porre alla sua attenzione è il fatto che la richiesta di valutazione di impatto ambientale sia stata presentata appena concluse le elezioni regionali. L’ abitudine di dare le brutte notizie appena concluse le elezioni è prassi consolidata ed è uno dei tanti motivi che tiene lontano dalle urne gli elettori».


«Pertanto - conclude Monfeli -, come agricoltori, come cittadini, come abitanti della Tuscia riteniamo che il Biodistretto da lei presieduto abbia tutte le caratteristiche tecniche ed istituzionali per avviare ogni tipo di civile azione per arginare questo ennesimo tentativo di sfruttamento del nostro territorio e le chiediamo di far presto nel presentare le giuste osservazioni alla procedura di Via».


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