CAPODIMONTE - Lutto nel paese per la morte di Enrico Antonio Moschini, detto “Righetto”.

Laureato in giurisprudenza a 23 anni, Moschini dopo gli studi è stato nominato funzionario al ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato. Nel ’74 è stato nominato magistrato al Tar prima a Venezia e poi a Roma. Nel 1988, invece, ha ricoperto il ruolo di consigliere di stato. Dai 72 anni a 75 ha svolto la funzione di membro della commissione tributaria centrale. Ha ricevuto le onorificenze di cavaliere, commendatore e grande ufficiale della Repubblica. A Capodimonte, dove è nato il 13 giugno 1928, Moschini ha svolto le funzioni di giudice conciliatore per molti anni. Del suo paese diceva: «Ci sono sempre stati tanti laureati e diplomati, già negli anni ’40 quando aveva una popolazione di circa 2mila 100 abitanti». Pioggia di messaggi di cordoglio e pensieri rivolti a Moschini. Capodimonte perde «un pezzo importante di storia» e «una gran bella persona». «Aveva una grande cultura - si legge sui social - e ha raggiunto grandi successi, mai ostentati. A Capodimonte è sempre stato un uomo semplice, affabile e soprattutto umile. Dovremmo essere tutti orgogliosi di aver avuto un capodimontano che si è distinto professionalmente. Un capodimontano grande che non ha mai ostentato i livelli professionali raggiunti. È stato un capodimontano che è sempre rimasto tale nel suo paese e nel suo cuore».

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