CERVETERI - «Cosa bisogna esporre stasera?». Da lunedì scorso la domanda è ormai ricorrente sui social dove i cittadini provano a far quadrare i conti o meglio, dove provano ad “azzeccare” il mastello da esporre fuori dalla propria abitazione nella speranza di veder ritirati i rifiuti. Con l’introduzione del nuovo calendario del porta a porta la situazione non è ancora ben chiara. Colpa di quelle lettere e bollini da applicare sui mastelli non arrivati a destinazione e di una comunicazione, a parere di molti, «carente» da parte dell’amministrazione comunale. E così c’è chi si affida ora ai social per comprendere il nuovo meccanismo, tra mastelli non svuotati e passaggi non pervenuti.
Una situazione che già nei giorni scorsi era stata denunciata dal consigliere d’opposizione Gianluca Paolacci e che oggi torna agli onori della cronaca non solo per la confusione generale dei cittadini ma anche per le critiche all’amministrazione Gubetti arrivate anche dal consigliere di Fratelli d’Italia, Luigino Bucchi. Durante l’ultimo consiglio comunale, infatti (il 13 settembre scorso) il sindaco Gubetti aveva informato i consiglieri che si stava provvedendo alla «distribuzione di un volantino di istruzione e talloncini adesivi da applicare ai secchielli, in tutte le cassette postali entro la data di adozione del nuovo calendario di raccolta da parte della ditta incaricata del servizio».
«Peccato, però, che le istruzioni in discussione non sono state ancora distribuite nel modo annunciato». Per il consigliere FdI per rendere la “vita facile” a tutti si sarebbero potuti utilizzare gli stessi operatori ecologici per la distribuzione del materiale informativo.
Da qui il «caos che si è venuto a creare tra gli utenti, e in particolar modo in quelli delle cosiddette zone denominate case sparse».
«Aumentano le tasse, diminuiscono i servizi» protesta sui social Federico.
E come lui tanti altri cittadini che, pur avendo rispettato il nuovo calendario (grazie ai volantini distribuiti nei punti informativi itineranti) si sono ritrovati i mastelli pieni proprio come li avevano lasciati.

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