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LADISPOLI - Tavolo di confronto in aula consiliare sul “Dopo di Noi”. L’incontro, convocato dal primo cittadino ladispolano, è aperto alle associazioni del terzo settore. Appuntamento martedì 11 marzo alle 17. Durante la riunione sarà presentata la «prima bozza del progetto per la realizzazione di una struttura dedicata al “Dopo di Noi", un servizio pensato per supportare le persone con disabilità, garantendo continuità assistenziale quando i familiari di riferimento non sono più in grado di occuparsene», spiegano da palazzo Falcone. «Questo incontro – ha commentato il sindaco Grando – rappresenta un'importante occasione di confronto tra l'amministrazione comunale e le associazioni locali che da sempre operano a sostegno delle persone con disabilità. L'obiettivo è quello di condividere il progetto e raccogliere proposte, suggerimenti e feedback che possano contribuire a renderlo il più efficace possibile, rispondendo alle reali esigenze del nostro territorio». «È fondamentale – ha concluso Grando - mettere in atto un'azione condivisa e inclusiva, coinvolgendo tutti gli attori del Terzo settore. Solo così potremo costruire una struttura che faccia davvero la differenza nella vita delle persone con disabilità». L'incontro è aperto a tutte le associazioni e ai cittadini interessati al progetto, con l'auspicio di una partecipazione attiva e costruttiva.
LA POLEMICA
Proprio nei giorni scorsi, sull’argomento, era tornato all’attacco il movimento civico Ladispoli Attiva che aveva puntato i riflettori sui cantieri avviati al km 38 della statale Aurelia per la realizzazione del centro commerciale e sulla mancata convocazione, come promesso, dell’incontro tra amministrazione e associazioni del terzo sttore. «Lo scorso dicembre, il consiglio comunale ha approvato una modifica alla convenzione per il centro commerciale situato al km 38 della via Aurelia. L’amministrazione ha cercato di presentare quel voto come un sostegno al progetto “Dopo di Noi”, sfruttando un tema di grande rilevanza sociale per giustificare un’operazione ben diversa. In realtà, la delibera ha consentito alla società proponente, Piazza Grande, di evitare il pagamento immediato del contributo straordinario di 950mila euro dovuto al Comune, sostituendolo con un impegno generico di realizzare in futuro il progetto sociale con quella stessa cifra», avevano ribadito denunciando lo stallo delle attività volte proprio alla realizzazione del progetto. Ora, però, a quanto pare, qualcosa si muove.
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