E’ il giorno della marcia contro il deposito di scorie radioattive nella Tuscia.

Alla manifestazione, indetta dal Biodistretto della Via Amerina e delle Forre, che partirà dai comuni di Corchiano, Gallese, Vasanello e Vignanello e si concluderà nella tenuta Pratesi, parteciperà anche l’Arci Viterbo. Partenze anche da Tarquinia.

«Il 40% dei siti che ritenuti dalla Sogin idonei a ospitare il deposito si trova nella Tuscia - ricorda l’Arci - un territorio con un’area inferiore all’1% della superficie nazionale in cui sono stati individuati quasi la metà di tutti i luoghi ritenuti adeguati. Come sottolineano gli enti locali, il Biodistretto e le altre organizzazioni della società civile, il processo di individuazione dei siti potenzialmente idonei è passato sopra le teste delle persone, senza coinvolgere le comunità locali ma ha anche completamente ignorato tutte le osservazioni critiche, presentate con il contributo di accademici, ricercatori e esperti, che hanno messo in luce i problemi ignorati dalla Carta delle aree potenzialmente idonee.

Allo stesso tempo la richiesta di incontro, inviata dieci mesi fa da 35 sindaci della provincia di Viterbo al ministro Fratin, è stata ignorata. In questo contesto - aggiunge quindi l’Arci - è necessario quindi che tutte le cittadine e i cittadini facciano sentire la propria voce con una mobilitazione popolare».

Per l’Arci «il tema della gestione dei rifiuti e delle scorie nucleari pone, inoltre, anche il problema del tentativo di presentare il nucleare come “energia pulita” per affrontare i cambiamenti climatici. In realtà si tratta solo di un tentativo di rebranding del nucleare per ignorare i referendum con cui il paese ha detto no al nucleare e, allo stesso tempo, non affrontare seriamente la transizione ecologica, la crisi ambientale e i cambiamenti climatici».

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