CIVITAVECCHIA – Nel cuore del centro storico di Civitavecchia, prende vita ogni anno una tradizione secolare, la processione del Cristo Risorto, che da diverso tempo ormai si svolge la domenica "in albis", la prima dopo la Pasqua. Questo antico rito è custodito dalla Confraternita di Santa Maria dell’Orazione e Morte, i cui membri, in questa occasione solenne, indossano il saio bianco e non quello nero con cui partecipano ad esempio alla processione del Venerdì santo.

L'appuntamento è per domenica alle 17 presso la Cattedrale con un concerto dell’Accademia Corale Italiana, un preludio musicale che preparerà i fedeli all'atmosfera di devozione e celebrazione. Seguirà, alle 18, la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Gianrico Ruzza, arricchita dalle armonie del coro polifonico “Ensemble InCantus”, guidato dal maestro Riccardo Schioppa.

Al termine della messa dalla cattedrale si snoderà la solenne processione che porterà nelle strade del centro storico la statua lignea settecentesca: un momento suggestivo è il passaggio davanti al civico 23 di via dei Granari, luogo intriso di leggenda.

Si racconta che in quel luogo sorgeva un tempo la locanda Poli, frequentata da numerosi pellegrini diretti a Roma. Nel lontano 1713, uno di questi pellegrini sostò presso l'osteria per riposarsi dopo un lungo viaggio. Tuttavia, dopo tre giorni, l'uomo sparì misteriosamente, lasciando dietro di sé solo una stanza in ordine e una preziosa statua lignea del Cristo Risorto. Da allora, questa statua è stata venerata e custodita con devozione dalla Confraternita dell’Orazione e Morte all'interno della Chiesa di Santa Maria.

Ed è proprio verso questa chiesa che la processione si dirige, ritornando al suo punto di partenza dopo aver percorso largo Cavour, largo Plebiscito, corso Centocelle, via Risorgimento, piazza Regina Margherita, via della Cooperazione, via Granari, via Borghese, via Montegrappa, via Antonio da Sangallo, via Gabriele D’Annunzio, accompagnata dalla banda Ponchielli.