SONIA BERTINO
LADISPOLI - Quei contatori unici per il servizio idrico, circondati da problemi che negli anni non sono stati risolti, continuano a rimanere un vero e proprio problema ora che il passaggio dell'idrico dalla Flavia Servizi ad Acea Ato2 è ormai realtà. Ed è proprio questo uno dei tanti punti emersi durante l'incontro di ieri a palazzo Falcone tra amministratori di condominio e Comune. Una vicenda che, almeno per il momento, non sarà di facile soluzione a meno che, la Spa, preso nota dei vari punti emersi durante la riunione di ieri, non tenda una mano verso chi oggi si ritrova in difficoltà. Primo tra tutti il pagamento di una bolletta, la prima firmata "Acea" che i condomini dovranno pagare. Ed è proprio qui che sorge il problema. Alle rate che mensilmente i residenti dei grandi palazzi ladispolani si ritrovano a pagare l'acqua (ad uso privato) ad oggi non è mai stata calcolata. Le bollette sono sempre arrivate a ogni singolo utente. Cosa diversa con Acea che sin dai primi momenti del suo insediamento ha deciso di operare come fa da anni a Civitavecchia e ancora prima nella Capitale. Bolletta unica. Saranno poi gli amministratori a dover fare i conti in tasca agli inquilini che, se non dovessero pagare, renderanno il saldo della bolletta praticamente difficile, a meno che gli altri residenti del palazzo non mettano mano al portafogli per saldare il conto. «L'accordo è che entro i primi giorni della prossima settimana - ha spiegato il delegato al servizio idrico, Filippo Moretti - il comune, tramite l'ufficio del servizio idrico, invierà ad Acea un elenco relativo a tutte le problematiche riscontrate dagli amministratori, tra cui ancora quelli relativi ai contatori condominiali che non sono stati mai risolti e che creano difficoltà proprio agli amministratori». Altra richiesta che sarà avanzata alla Spa, è una proroga ai termini di pagamento delle bollette proprio per i condomini. Si dovrà infatti dare tempo agli amministratori di racimolare le quote dai loro utenti.

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