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SANTA MARINELLA - Si è tenuta ieri, la cerimonia di commemorazione della strage che la notte tra il 7 e l’8 settembre 1943, vide undici civili di Santa Marinella perdere la vita e decine di feriti durante il bombardamento della Raf, la Royal Air Force inglese che sganciò una serie di bombe su Capolinaro e in zona Pirgus, nei pressi dell’attuale scuola elementare. Alla presenza del sindaco Pietro Tidei, è stata deposta una corona d’alloro al monumento ai Caduti in piazza Unità d’Italia. Dopo i saluti alle autorità militari, alle associazioni di volontariato e ai cittadini presenti, il sindaco ha incontrato i parenti delle vittime, le famiglie Cavolina e Riento e il Comitato “7 settembre 1943”. “Una triste pagina di storia per troppo tempo dimenticata, che vogliamo onorare e ricordare come uno degli avvenimenti storici più significativi della nostra cittadina - ha dichiarato il primo cittadino durante il suo discorso - senza memoria non c’è futuro ed è quello che ci proponiamo per ridare dignità alla storia e alle vittime che quella notte persero la vita”. La strage venne riportata sulle pagine di quei giorni del Corriere della Sera con una attenta descrizione dei fatti e i nomi delle vittime. Tra questi la moglie dell’attore Riento, che perse la vita sotto le macerie della sua villa, colpita da una bomba e Stefano Cavolina. “La guerra, in tutti i suoi aspetti, non va mai giustificata e il nostro Paese la ripudia, così come previsto nell’articolo 11 della nostra Costituzione - ha concluso il Sindaco- solo la pace è portatrice di sviluppo, di cooperazione e di benessere tra i popoli e le nazioni”. La corona di allora, deposta ai piedi del monumento ai Caduti, è stata benedetta da Don Salvatore Rizzo, parroco della Chiesa San Giuseppe.
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