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CERVETERI – Ora l’opposizione passa all’attacco presentando ricorso al Tar del Lazio contro la chiusura della sezione di scuola primaria nella frazione di Borgo San Martina, trasferita di fatto a Valcanneto a diversi chilometri di distanza. La vicenda nei mesi scorsi aveva fatto discutere e ora torna prepotentemente alla ribalta a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico. La decisione di questo provvedimento che vede molti genitori e gli stessi abitanti della località rurale contrari alla decisione deliberata dal consiglio di circolo del comprensivo Don Milani, nonostante le oltre cento iscrizioni garantite nel plesso, era arrivata anche nell'assise comunale con un’interpellanza a firma dei consiglieri: Luigino Bucchi e Salvatore Orsomando e successivamente discussa in un consiglio comunale straordinario. Ora sono tutti in blocco ad attivarsi sul tema con Bucchi e Orsomando, Annalisa Belardinelli, Lamberto Ramazzotti, Giovanni Moscherini, Luca Piergentili, Gianluca Paolacci e Emanuele Vecchiotti. «In questo consiglio – scrive il gruppo di minoranza - nonostante le motivazioni di contrarietà espresse dalla maggior parte degli intervenuti contro il trasferimento-chiusura della sezione della scuola primaria, il sindaco Gubetti e la sua maggioranza avevano confermato di dare seguito a quanto deliberato dal consiglio di circolo contro la volontà popolare e della maggior parte delle persone interessate». A riguardo era stata attivata anche una raccolta firme con centinaia e centinaia di adesione per quella che è stata considerata a più riprese una «impopolare e incomprensibile decisione» che anche secondo cittadini e comitati «potrebbe dare il definitivo colpo di grazia alla sopravvivenza della frazione di Borgo San Martino già privata in passato di altri importanti servizi». Genitori sul piede di guerra: «I nostri figli non sono dei pacchi. Il tragitto tra San Martino e Valcanneto non è così agevole», protesta una mamma.
LA RISPOSTA
Il preside della Don Milani replica ancora. «Su questo tema credo si sia già parlato a sufficienza – sostiene Riccardo Agresti – e ora ci penserà l’avvocatura della scuola. Detto questo venne adottata questa decisione per ottimizzare meglio il servizio, per le poche iscrizioni, basti pensare che nel plesso di Ceri erano 19 i bambini segnati e per la mancanza di personale. Un trasferimento che consentirà di ottimizzare al meglio la spesa pubblica. Borgo San Martino e Valcanneto sono poi vicine».
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