ORTE - La ferrovia Civitavecchia-Orte può ridare sviluppo al territorio della Tuscia e del Centro Italia in maniera significativa.

Ne è convinto Raimondo Chiricozzi, che spiega: «E’ dotata di ben 4 nodi ferroviari e congiunge su ferro il Porto di Civitavecchia all’interporto di Orte, il mar Tirreno all’ Adriatico, permette il raggiungimento in breve le grandi linee ferroviarie e la transeuropea TEN T. Per il ripristino sono stati già spesi 220 miliardi di vecchie lire e le Ferrovia dello Stato hanno ricevuto altri 123 miliardi di lire per il completamento compresa l’elettrificazione. La ferrovia CCFO va riaperta al servizio merci e viaggiatori e per fini turistici»

Non solo. «Favorisce un impatto positivo sulla comunità locale e del centro Italia - aggiunge Chiricozzi -. E’ in linea con gli interessi di tutta Italia, fatti propri dall’Unione Europea che ha finanziato il progetto di ripristino ed elettrificazione per il quale è stata anche fatta la conferenza dei servizi, costato 2 milioni di euro (Unione Europea 1 milione, Regione Lazio 400mila, Autorità portuale300 mila, Interporto di Orte 300mila). E’ inserita nella legge 128/2017 per le ferrovie turistiche. L’apertura favorisce il raggiungimento di grandi città italiane (ad Orte c’è l’alta velocità). Similmente alla famosa ferrovia Merano Malles, permetterebbe inoltre la realizzazione di piste ciclabili, permettendo ai ciclisti di scendere alle stazioni. visitare paesi e borghi o immergersi nella natura». Per questo «chiediamo a tutti voi firmare questa petizione per chiedere la riapertura immediata della Ferrovia Civitavecchia-Capranica-Sutri-Fabrica Di Roma-Orte o Ferrovia dei Due Mari», conclude Chiricozzi. Ecco il link: https://chng.it/LKzDSSNHRm

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