CIVITAVECCHIA – «Ferrovia Civitavecchia Capranica Sutri Fabrica di Roma Orte e mobilità dolce: una opportunità per la rigenerazione turistica, economica e sociale dei territori della Tuscia e del centro Italia”. Questo il titolo del convegno ospitato venerdì pomeriggio all’interno dell’Interporto ed organizzato dai comitati per la riapertura della tratta - con il patrocinio del Ministero dei Trasporti, Regioni Lazio e Marche - che, in mattinata, hanno effettuato anche un sopralluogo in porto per visionare i lavori, ormia in fase conclusiva, dell’ultimo miglio ferroviario. Tanti e ricchi di spunti gli interventi che si sono susseguiti nel corso del convegno, tra cui quello del presidente del Consiglio della Regione Lazio, Antonello Aurigemma. «Ringrazio i comitati e le associazioni, perché svolgono una importante attività di pungolo e stimolo - ha spiegato il presidente regionale - su un argomento delicato come quello in questione della riapertura della ferrovia Civitavecchia-Capranica Sutri-Fabrica di Roma-Orte. Ritengo che la tematica sia complessa e credo sia opportuno incontrarci nelle sedi istituzionali preposte, in consiglio regionale, verso la metà di giugno, dopo le elezioni, al fine anche di evitare eventuali strumentalizzazioni». Secondo il presidente del consiglio regionale «c’è bisogno di affrontare con oggettività e concretezza tutta la vicenda, e nelle sedi istituzionali competenti sarà possibile ragionare e valutare i vari aspetti e le esigenze in campo - ha aggiunto - con cognizione di causa, coinvolgendo tutte le realtà interessate. Ci sono vari punti che meritano approfondite valutazioni: la vicinanza con il porto di Civitavecchia, uno dei più importanti del Mediterraneo, primo per passaggi croceristici in Italia e nella top ten a livello mondiale. Inoltre, un ragionamento va portato avanti anche in termini di utilità commerciale, mobilità sostenibile, tenendo in considerazione i vari collegamenti con le altre ferrovie, in una logica di visione dell’intero sistema di trasporto. Un altro aspetto che va approfondito è anche quello turistico, poiché il trasporto potrebbe generare ricadute positive, anche per portare turisti a visitare le tante bellezze dei Comuni della nostra regione. Per tutti questi motivi - ha concluso Aurigemma - è necessario un opportuno confronto, da portare avanti nelle giuste sedi istituzionali, con il coinvolgimento di tutti, al fine di valutare tutti gli elementi emersi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA