CERVETERI – Sarebbero in un numero ridotto rispetto ai mesi scorsi. Il “censimento” dei cinghiali andrebbe verso il ribasso nella fascia costiera della palude di Torre Flavia che attraversa i comuni di Cerveteri e Ladispoli. Non è chiaro ancora se il numero sia in calo per fattori naturali, perché gli ungulati si sono spostati altrove o se, in attesa delle gabbie, sono arrivati prima i cacciatori uccidendoli. Come confermato da Corrado Battisti, il responsabile dell’oasi protetta, tuttavia gli animali selvatici non sarebbero in numero elevato per la fortuna anche delle uova di fratino e delle altre specie di uccelli che nidificano in questa porzione del litorale. Cosa sia accaduto è un mistero in una fase in cui ci si prepara ad affrontare la stagione estiva quando sulla costa si riversano migliaia e migliaia di villeggianti. Nelle scorse settimane i cinghiali, adulti e non, avevano persino invaso le spiagge, oltre a creare danni alla riserva naturale. In più hanno girovagato nelle vie cittadine e nei parchi pubblici.

Gli ultimi ad essere avvistati l’altro pomeriggio nel bosco di Palo Laziale a Ladispoli e qualche giorno prima nella boscaglia di Cerenova dietro alla stazione ferroviaria. Il pericolo c’è sempre per gli automobilisti specialmente nelle ore notturne, oltre ai residenti a passeggio con i rispettivi cagnolini. Gli enti sovracomunali avrebbero dovuto piazzare delle gabbie per catturarli e trasferirli in habitat a loro più congeniali ma di questo progetto alla fine non si è saputo più nulla.

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