Questa mattina una delegazione del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" ha reso omaggio alle vittime viterbesi della Shoah sostando dinanzi alle pietre d'inciampo e alla lapide che in via della Verità ricordano Vittorio Emanuele Anticoli, Letizia Anticoli ed Angelo Di Porto, deportati ad Auschwitz.

L'iniziativa, che si è svolta nel più rigoroso silenzio a testimoniare un dolore che non si estingue, era parte di un percorso di accostamento al Giorno della memoria del 27 gennaio. «Possa la memoria delle vittime della Shoah convocare e persuadere l'umanita' intera a cessare di uccidere, convocare e persuadere l'umanitàà intera a salvare tutte le vite, a soccorrere ogni persona bisognosa di aiuto, ad abolire la violenza e scegliere finalmente la nonviolenza, solidale ed accudente, concreta e coerente, come fondamento di tutte le relazioni. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà. Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente casa comune dell'umanità intera di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi. Salvare le vite è il primo dovere», si legge nella nota del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera".