CIVITAVECCHIA - Un patteggiamento e due rinvii a giudizio. Questo l’esito dell’udienza preliminare di oggi in merito al terribile incidente del 28 dicembre 2008, quando persero la vita i quattro giovani civitavecchiesi Indra e Daniele Mercuri, Gianni Siena e Gianmarco Coccioloni. I ragazzi erano a bordo della Nissan Micra condotta dall’unico sopravvissuto, il 21enne Yuri Capparella; l’auto si schiantò su via delle Vigne a seguito di un tragico volo dal cavalcavia bretella che dal porto conduce alla autostrada A12. Capparella venne indagato per omicidio colposo. Per lui ieri mattina il gup Andrea Postiglione ha accolto la richiesta di patteggiamento a 2 anni e mezzo, con la sospensione condizionale della pena, avanzata dai legali Lorenzo Mereu ed Enrico Baldassari, sostenuta dal pm Margherita Pinto, in ragione del concorso di colpa di Anas relativo alla scarsa sicurezza della strada. «Siamo soddisfatti - hanno spiegato i due avvocati - perché viene messo nero su bianco quanto da noi sostenuto da sempre, e cioé che la colpa maggiore dell’incidente era da ricercarsi nelle condizioni della strada». Nella stessa udienza, infatti, sono stati rinviati a giudizio Vito Dinuzzi e Franco Liani, direttori dei lavori nell’ambito dell’appalto conferito ad Anas per i lavori di realizzazione della Braccianese Claudia al viadotto Fosso del Prete. Per loro il processo inizierà il 9 dicembre prossimo. Nei confronti dei tecnici Anas si sono costituite parti civili le famiglie dei quattro ragazzi, difese dagli avvocati Capitani e Feoli (Coccioloni), Lombardi (Siena) e Sacco (Mercuri). Quest’ultima ha avanzato richiesta di citazione in qualità di responsabile civile del legale rappresentante di Anas. Richiesta che dovrà però essere integrata.
Capparella, patteggiamento a 2 anni e mezzo
Incidente sulla bretella: rinviati a giudizio i due tecnici dell’Anas. Le famiglie di Gianni Siena, Indra e Daniele Mercuri e Gianmarco Coccioloni si sono costituite parti civili
30 novembre, 2011 • 15:03