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LADISPOLI – Un appello dietro l’altro, messaggi e lettere rimaste inascoltate. Per i pendolari ormai viaggiare sulla Roma-Civitavecchia è un terno al lotto. In questa settimana, spesso, in alcuni orari tra i più critici, lavoratori e studenti non hanno trovato posto e sono stati costretti a restare in piedi condividendo gli spazi sugli scompartimenti con valigie e crocieristi. Il problema è sempre il solito: i turisti utilizzano i convogli della Fl5 “normali” perché quelli a loro riservati costano di più. Chiunque al posto loro sceglierebbe così. La pazienza però è arrivata al capolinea e c’è una valanga di segnalazioni dei cittadini sul gruppo Facebook del comitato Pendolari Litoranea Nord. «Il regionale fermo a Ladispoli: non si riparte perché ci sono troppi passeggeri e quelli sulla banchina non riesco a salire», scrive Giacomo. «Anche oggi scesi dall’Aurelia», si lamenta Clara. «Marina di Cerveteri – testimonia Monica – in questo periodo ha molti pendolari estivi. Poi sulle variazioni i monitor non riportano mai nulla». Dopo le associazioni di categoria, in particolare con il presidente di Consumatori Italiani più Forte Cerveteri-Ladispoli, Biagio Camicia, è la volta dell’amministrazione comunale di Ladispoli. «Non possiamo concepire un futuro turistico commerciale – commenta Marco Porro, assessore al Turismo di palazzo Falcone - che non riponga la giusta attenzione alla mobilità sostenibile. I mezzi pubblici devono essere uno strumento efficiente e risolutivo. Dobbiamo impegnarci affinché la politica insieme alle società di gestione, sindacati e addetti ai lavori trovino l’equilibrio per un servizio puntuale negli orari e nella disponibilità. La cultura dell’eco mobilità è la base per una qualità migliore della vita, per questo è importante coltivarla e proteggerla con servizi garantiti». Già in passato la giunta aveva chiesto corse in più a Trenitalia senza però ottenere risultati.
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