CERVETERI - Cresce sempre di più il numero dei trattori in presidio al chilometro 29.7 della statale Aurelia, a Torrimpietra. Continuano infatti ad arrivare rinforzi dalle campagne limitrofe, ma anche da fuori regione. Un presidio a oltranza con la categoria che non intende retrocedere fino a quando non avrà risposte chiare sia dal governo italiano che dall'Unione Europea.

E a tal proposito una piccola differenza potrebbero farla le istituzioni locali. «Il distacco delle istituzioni è preoccupante», ha commentato il consigliere di Cerveteri, Gianluca Paolacci al fianco degli agricoltori. «Se fossi il sindaco di un paese chiamerei a raccolta tutti i sindac”colleghi”i dei comuni limitrofi e andrei insieme agli agricoltori. La loro voce dovrebbe essere accompagnata da chi ha la possibilità di fare veramente qualcosa», ha aggiunto ancora il consigliere comunale che pone i riflettori sul «distacco tra politica e cittadini» in questo caso visibile.

«Credo che un sano disagio, gli agricoltori debbano portarlo, perché quello che sta succedendo è l'inizio della fine per l'agricoltura», ha detto ancora Paolacci commentando i cortei dei giorni scorsi. «So quanto amore mettono nel loro lavoro e quanto rispetto abbiano per il lavoro degli altri. Tutti - ha concluso - dovremmo prenderli come esempio».

Intanto proseguono i cortei e i sit-in di protesta da parte della categoria. Proprio nella giornata di ieri sette trattori in presidio a Torrimpietra hanno imboccato la statale Aurelia in direzione Roma. Obiettivo: raggiungere piazza Irnerio per poi tornare al punto di partenza. Una "passeggiata" verso la Capitale che ha comportato qualche disagio alla circolazione stradale.

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