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CERVETERI – Installate, poi disattivate, ora nuovamente in funzione. Non c’è pace per le telecamere, o meglio T-Red, che torneranno in attività dopo la determina pubblicata ufficialmente sull’Albo pretorio del municipio. Una notizia che già sta infiammando il dibattito in terra etrusca con diverse associazioni pronte già a ribellarsi. Come si legge nel documento pubblico, la Polizia locale ha già avviato l’iter per il noleggio triennale degli impianti relativi alla rilevazione delle infrazioni del codice della strada al semaforo rosso. È molto probabile dunque che i dispositivi, almeno quattro per una spesa di oltre 160mila euro, vengano piazzati sulla statale Aurelia in ambedue i sensi di marcia e alle intersezioni con via Fontana Morella e con il bivio di Campo di Mare. Resta da capire ancora la tempistica ma sicuramente gli occhi elettronici nei prossimi mesi inizieranno a fabbricare multe per cercare di stanare chi non rispetta il semaforo. In passato i rilevatori vennero programmati sempre sulla statale dal chilometro 42,7 al 48,8 ma a distanza di tempo vennero poi smantellati per via di un contenzioso tra il comune etrusco e la società che gestiva i sei impianti. Soltanto nel 2016 furono oltre 14mila le sanzioni recapitate a domicilio ad altrettanti automobilisti indisciplinati che avevano rispettato i limiti di velocità o il semaforo rosso sulla via Aurelia. Molti invece erano finiti in trappola per aver oltrepassato ingenuamente la striscia bianca a terra in prossimità del semaforo. Situazioni favorevoli al comune di Cerveteri che incassò milioni di euro. I residenti e i comitati di zona si battono da anni per un miglioramento delle strade piene di buche e con la segnaletica orizzontale e verticale approssimativa. A maggior ragione ora che gli introiti aumenteranno grazie alle contravvenzioni. «Questi 166mila euro – commenta Alessio Catoni del comitato dei cittadini Campo di Mare-Cerenova – avrei preferito venissero spesi per altro, magari per migliorare lo stato di abbandono di queste due frazioni».
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