CIVITAVECCHIA – È tornato a riunirsi il tavolo interistituzionale antiviolenza fortemente voluto dalla Asl Roma 4 con il suo direttore generale, Cristina Matranga in prima linea. Ieri al liceo Galilei momenti di riflessione, interventi di studenti e “addetti ai lavori” e momenti musicali grazie ai ragazzi del liceo musicale.

Ad aprire i lavori il dirigente scolastico del Galilei Loredana Saetta che ha ringraziato l’azienda sanitaria locale per l’iniziativa. Matranga ha spiegato che si tratta di un evento che si svolge ogni tre mesi e ha elencato tutti i nomi delle donne che sono state uccise dall'ultimo incontro, quello del 12 gennaio, al 5 aprile.

«Deve servire - ha detto il dg della Asl Roma 4 - a mantenere viva la memoria. Voglio sottolineare che su 21 casi, in 15 i colpevoli sono mariti o compagni. Gli altri casi sono figli che uccidono i genitori o viceversa, questo ci dice che questo fenomeno barbaro succede all' interno delle famiglie». Proprio per questo l’azienda ha da sempre ricercato un’azione condivisa per contrastare il fenomeno.

«La Asl è toccata da questo fenomeno in tantissimi modi, magari le donne arrivano in PS, magari sono fragili psicologicamente, o vittime di persone che hanno problemi psichici o di dipendenze, spesso ci sono bambini di mezzo. L’azienda sanitaria coinvolta a 360 gradi. Sento particolarmente forte la responsabilità di continuare a fare ogni tre mesi questi incontri per sostenere questa comunità che si è creata».

Matranga ha ricordato che il protocollo firmato nei tre distretti dei dodici comuni che fanno capo alla Procura di Civitavecchia, è stato firmato anche nel distretto 4 con la Procura di Tivoli. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Anguillara e le forze dell’ordine con la Polizia di Stato che ha portato la testimonianza di due ispettori, spiegando il lavoro e le forti ritrosie che spesso le donne hanno a denunciare.

I ragazzi hanno poi parlato della loro esperienza con i Pcto nell’azienda. Un momento importante perché la cultura cambi, partendo proprio dai giovani. Un problema rilevato durante la distribuzione di questionari, proprio nel corso delle attività dei Pcto, è la fiducia scarsa o assente dei giovani nelle istutuzioni e nelle forze dell’ordine e – più in generale – negli adulti. Una criticità seria perché i ragazzi e le ragazze tendono a parlare dei problemi con gli amici, riducendo le possibilità di interventi tempestivi da parte delle istituzioni. Sicuramente uno spunto su cui lavorare 

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