Appalto rifiuti, la sentenza del Tar che dà ragione al comune di Viterbo mette la parola fine al contenzioso che negli ultimi mesi ha rallentato la definizione, attesa da tempo, del contratto pluriennale. Respinto il ricorso presentato dal raggruppamento temporaneo d’imprese composto da Sea Servizi ecologici ambientali e Iseda srl, società inizialmente risultato aggiudicatario poi esclusa per presunte irregolarità fiscali rilevate dall’Agenzia delle Entrate.

Esclusione che ha portato all’assegnazione dell’appalto del servizio di raccolta, trasporto, smaltimento dei rifiuti e igiene urbana alla seconda classificata: l’associazione temporanea di imprese Gesenu e Cosp Tecno Service, il cui braccio operativo è Viterbo Ambiente.

Secondo la seconda sezione bis del Tar, la stazione appaltante ha agito legittimamente nell’escludere il raggruppamento a causa dell’accertata violazione fiscale per un importo pari a 17.389.012,31 euro, a carico della Sea srl. La società aveva contestato l’esito della verifica, richiamando successive comunicazioni dell’Agenzia delle entrate che avevano parzialmente rivisto la posizione. Tuttavia il Tar ha ritenuto fondato il provvedimento comunale, ricordando che l’avviso di accertamento era stato già confermato in due gradi di giudizio tributario e che l’omessa comunicazione di tali pendenze costituiva ulteriore motivo di esclusione.

Riconosciuta quindi la legittimità dell’operato del Comune che si era costituito in giudizio per resistere al ricorso di Sea. «Andiamo avanti senza esitazioni per dare ai cittadini le risposte che attendono» il commento alla sentenza dell’assessore all’Ambiente Giancarlo Martinengo.

E l’amministrazione comunale annota: «Il tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso presentato dal raggruppamento temporaneo di imprese composto da Sea Servizi Ecologici Ambientali e Iseda S.r.l., volto ad ottenere l’annullamento del provvedimento con cui il Comune di Viterbo aveva disposto la loro esclusione dalla gara per l’affidamento del servizio di raccolta, trasporto, smaltimento dei rifiuti e igiene urbana, nonché l’aggiudicazione disposta a favore del Rti composto da Gesenu e Cosp Tecno Service. Il Tar ha confermato la piena legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale, ritenendo corretta la decisione di escludere il raggruppamento ricorrente per gravi irregolarità fiscali riscontrate in sede di gara».

L’assessore Martinengo esprime «grande soddisfazione per questa sentenza che conferma la correttezza e la trasparenza delle procedure seguite dal Comune» e tiene a ringraziare in particolare «gli uffici e i legali che hanno seguito con impegno e professionalità l’intera vicenda, tutelando l’interesse pubblico e la comunità cittadina. Non resta ora che dare corso alla stipula del contratto di un servizio essenziale che ci consentirà di dare ai cittadini quelle risposte che si attendono sul fronte del decoro, della sicurezza e della vivibilità della città».

A questo punto l’Amministrazione potrà procedere anche alla chiusura anticipata dell'ultima proroga ponte, che in attesa della decisione del Tar, era stata estesa al 31 dicembre.