di DANILA TOZZI



CERVETERI - Sono passati pochi giorni dalla cronaca della brillante operazione dei carabinieri di Cerveteri e Campo di Mare che ha portato in carcere (dove tuttora soggiornano) quattro italiani arrestati per furto nelle case. Un fenomeno che però purtroppo non conosce pause e continua a far dormire sonni pochi tranquilli ai residenti della zona. Ladri si sono introdotti nella notte in alcune villette, in particolare a Campo di Mare, in via del Gelsomino, in un’area poco abitata perché residenze sostanzialmente estive. Con lo stesso sistema collaudato in altri furti, i delinquenti sono entrati dalla finestra del bagno al piano inferiore e hanno cercato di portare via oggetti di valore. Ma la loro delusione deve essere stata tanta perché in una delle tre ville visitate non è stato toccato niente in quanto la casa viene utilizzata solo nei periodi estivi. Dunque abitazioni spoglie dove certamente non si tengono gioielli o oro. Solo in una villetta i malfattori sono stati più fortunati perché hanno trovato un doppione di mazzo di chiavi, chiuse in un cassetto, che appartenevano ai proprietari i quali vivono a Roma. Senza perdersi d’animo i ladri avendo scoperto l’indirizzo della casa hanno potuto agire in tutta calma e hanno fatto razzia, lì sì, di oro, gioielli, argenteria, soldi causando un ingente danno agli sfortunati padroni di casa. Un ennesimo furto invece si è consumato a Furbara, frazione nelle campagne di Cerveteri. Questa volta i malfattori hanno preso di mira il distributore di sigarette posto all’esterno del bar Rosetta. I danni ammontano a diverse migliaia di euro. È poi proprio notizia di ieri di un nuovo, fantasioso modus operandi messo in atto da delinquenti di professione, una truffa ai danni di persone, che vivono preferibilmente sole, cui i malintenzionati approfittano per intrufolarsi dentro l’appartamento e tentare di arraffare quanto possono in brevissimo tempo. Verso la fine della giornata quando il buio avanza ma non è ancora calata la notte i ladri fanno scattare l’interruttore dell’energia elettrica, chiamano poi la persona, spacciandosi per tecnici della corrente chiedendo se per caso hanno avuto problemi. È a quel punto che scatta la trappola: l’inquilino scende per accertarsi del guasto e va verso il contatore in genere situato nel sottoscala del condominio o nei garage. L’operazione dura pochi minuti ma qui, mentre il sedicente operaio spiega cosa sia successo, il complice è nelle vicinanze del pianerottolo in attesa che chi ha avuto la citofonata esca di casa (magari senza chiudersela per comodità): così la casa è libera e il ladro entra in azione. A dare l’allarme una donna anziana che si è subito rivolta ai militari della stazione di via dei Gerani per denunciare l’episodio. Non ha subito il furto ma la paura è stata tanta e dalla caserma si raccomanda massima attenzione.