Il cuore grande dei facchini di Santa Rosa, che cucineranno per la piccola Sofia, la bambina di 10 anni con una patologia più che rarissima. «Aiutiamola a camminare», dicono dal Sodalizio che ha organizzato una cena di solidarietà che contribuirà alla raccolta fondi per acquistare un esoscheletro meccanico.

Tecnicamente si chiama Trexo robotics. «Aiuterebbe tanto Sofia a imparare a camminare - spiega la madre, Eviya -. Purtroppo non lo fanno in Italia e non lo faranno per i prossimi 10\15 anni, così mi ha detto il maggior tecnico di protesi ortopediche in Italia. È acquistabile solo in Canada». Ma la spesa non è indifferente. Finora sono stati raccolti oltre 10mila euro, di cui quasi 6mila su GoFundMe dove è stata aperta una raccolta fondi che ha come obiettivo 40mila euro.

Mamma Eviya e la piccola Sofia vivono a Viterbo dove hanno trovato rifugio dall'Ucraina. «Viviamo in Italia da dieci anni - racconta Eviya -, dove siamo venute dal Donbass a causa dell'inizio del conflitto con la Russia nel 2014. Sofia era piccola, aveva otto mesi. Sto da sola con lei, non ho nessuno che mi posso aiutare. Lo stato ci ha dato protezione internazionale».

È in Italia che i medici diagnosticano la patologia a Sofia. «Delezione del primo cromosoma - fa sapere la madre -. È un caso unico, perciò non ha un nome ma solamente un codice. Sofia ha un grave ritardo psicomotorio, però ha tutti sensi e tutte parte del corpo funzionano bene». È seguita dalla neuropsichiatria della Asl di Viterbo e dal Bambino Gesù di Roma e frequenta la scuola. «Lì sta solo 3, 4 ore - dice Eviya -. Ha insegnanti di sostegno che lavorano con lei sullo sviluppo psicologico, ma Sofia ha bisogno tanto di attività fisica. Faccio tutto da sola: fisioterapia, le insegno a essere un po' autonoma. Ma è dura». La cena di solidarietà, che sarà preparata dagli amici del Sodalizio dei facchini, si terrà sabato 23 marzo nella sala polifunzionale della parrocchia Santa Maria delle Farine sula Cassia sud.