TARQUINIA – Novità per uno dei servizi storici dell’Università Agraria di Tarquinia: la vendita agevolata all’utenza della legna da ardere. “La legna da ardere sarà infatti disponibile – spiega l’assessore Attilio Maria Boni – a partire dal primo dicembre. Il prezzo di costo è pari ad 5 euro e 96 centesimi al quintale. Previo pagamento presso gli uffici dell’Ente, la legna sarà disponibile presso il Centro Aziendale della Roccaccia. Quantitativo massimo per ciascun nucleo familiare è pari a 20 quintali”.”La novità più importante – dice Boni - è che cessano i servizi accessori. La legna sarà disponibile in via esclusiva in pezzatura da un metro, come accade nelle altre Università Agrarie e comuni limitrofi. Una scelta ponderata. I servizi accessori insistevano in maniera importante sull’aumento del prezzo e ponevano in concorrenza l’Ente con le altre realtà imprenditoriali private insistenti sul territorio, snaturando l’essenza stessa del servizio. La legna proveniente dai boschi della Roccaccia sarà ritirabile nei giorni di giovedì, venerdì, sabato dalle ore otto alle ore tredici. La tutela del potere di acquisto rimane un punto di riferimento. Questi inverni tardivi stanno provocando la crisi del settore, solo parzialmente attenuata dal ritorno all’utilizzo domestico di stufe a legna ai fini del riscaldamento”. “Sempre meno – prosegue Boni - sono le ditte boschive presenti sul territorio, la concorrenza dei paesi dell’Est sta mettendo in ginocchio un comparto vitale per l’Università Agraria. Sempre più difficile è infatti vendere i boschi. Occorre diversificare, siamo già al lavoro per ottenere i crediti verdi annessi al patrimonio boschivo e per studiare forme di utilizzo della legna per la produzione di pellet. Cose concrete che replicano a chi cita i boschi dell’Ente solo per sterili polemiche e come scudo per chi grida solo al lupo al lupo”.