MONTI DELLA TOLFA - Grande affluenza di fedeli alla “Messa in Coena Domini” nelle parrocchie dei due comuni di Tolfa e Allumiere. In entrambi i comuni i molti fedeli hanno rinnovato anche quest'anno la tradizionale visita agli Altari della Reposizione davanti ai quali si sono susseguiti momenti intensi di adorazione e preghiera.
LE CELEBRAZIONI AD ALLUMIERE
Ad Allmiere la messa dell’Ultima Cena di Gesù è stata officiata dal parroco don Roberto Fiorucci. Alla celebrazione ha partecipato una foltissima folla di fedeli. Don Roberto durante la messa ha eseguito la lavanda dei piedi a 12 bambini (sei maschi e sei femmine) che riceveranno a breve la Prima Comunione. Nella cappellina dove di solito c’è il Tabernacolo, come ogni anno, è stato allestito l’Altare della Reposizione e fino a tarda sera ci sono stati fedeli di ogni età raccolti in preghiera. Don Roberto ha aperto la celebrazione della Messa in Coena Domini con una piccola processione all'interno della chiesa verso l'alzatario. La celebrazione è stata animata dal coro del Ggp. Splendida l'omelia fatta da don Roberto che ha ricordato che «Gesù nell'Ultima Cena ha istituito il Sacramento dell'Eucarestia e il Sacramento dell'Ordine Sacro». Il parroco ha inoltre ricordato «che Gesù ci ha insegnato la meraviglia di essere al servizio degli altri mettendosi Lui per primo in ginocchio ai piedi degli apostoli per lavare loro i piedi» e anche: «Si può dire che la sintesi dell'insegnamento del Giovedì Santo è “Amare è Servire”. Però l'amore senza il servizio risulta vuoto. Allo stesso tempo il servizio senza l'amore risulta una schiavitù. Quindi amare è servire». Particolare il momento in cui i bambini di Prima Comunione vestiti da chierichetti hanno portato all'altare gli oli santi: l'olio del Crisma, dei Catecumeni e degli Infermi con don Roberto che ne ha spiegato il significato. Le celebrazioni sono proseguite con la processione verso l'Altare della Reposizione dove è stato deposto il Santissimo Sacramento e da lì è iniziata l'Adorazione che è durata fino alla mezzanotte con momenti di preghiera comunitaria e di adorazione silenziosa.
LA BIANCA
Bellissima e molto partecipata e sentita la messa in Coena Domini celebrata Giovedì Santo a La Bianca dal parroco don Salvatore Vitiello nella parrocchia Nostra Signora di Lourdes. Tutti i fedeli hanno apprezzato molto l'omis del parroco e si sono commossi durante il rito della lavanda dei piedi. Stupendo e molto significativo l'Altare della Reposizione realizzati quest'anno nella chiesa della frazione. «Sull'Altare della Reposizione nel Tabernacolo dove viene riposta e conservata l'Eucaristia al termine della Messa in Coena Domini - spiegano i realizzatori - abbiamo voluto dare risalto alla guerra che si sta svolgendo in Ucraina. Vogliamo gridare “Mai più la guerra: con la guerra tutto si distrugge”. Il nostro piccolo gesto possa darci il coraggio di compiere gesti concreti per arrivare sempre alla pace. L'idea nasce dal parroco don Salvatore e da volontari della parrocchia che hanno messo il cuore nella realizzazione, cercando di mantenere le tradizioni che si vanno perdendo sempre di più». L'assessore allo Sport e delegata della frazione Romina Scocco sottolinea: «Bellissimo quest'anno l'Altare della Reposizione fatto dai volontari della parrocchia e ideato dal nostro parroco Don Salvatore. Quest'anno è incentrato sulla guerra in Ucraina. Complimenti a tutte le persone che si adoperano nella nostra comunità per far si che le tradizioni continuino ad esistere».


TOLFA
Anche quest’anno è stata celebrata in forma solenne la Messa in Ciena Domini e il parroco don Martin Bahati durante la messa ha rinnovato il gesto della lavanda dei piedi nella chiesa collegiata di Sant’Egidio Abate a dodici apostoli giovani e anziani in rappresentanza di varie realtà sociali ed ecclesiali. Questa esperienza, che ricorda il gesto compiuto da Gesù, quando Egli ha lavato i piedi ai suoi discepoli. Come sempre ha destato mte emozioni. Don Martin durante l'omelia ha spiegato che «tante volte non riusciamo né a capire il gesto di Gesù né a fare come Lui, ma lo possiamo capire, però, quando il gesto di Gesù diventerà il nostro gesto, quando lo stile e l’agire di Gesù diventerà per noi un criterio di vita. Con la lavanda dei piedi, Gesù ci aiuta a vincere la nostra capacità di perdere».
La celebrazione è stata molto partecipata e sentita non per il valore simbolico, ma per lo spirito di fede con cui questi momenti sono vissuti.
Quattro gli Altari della Reposizione realizzati a Tolfa nel Santuario di Santa Maria della Sughera, nella Chiesa del Crocifisso, nella Chiesa di Sant'Antonio e nella parrocchia di Sant'Egidio Abate. Tutti e 4 gli Altari sono stati magnificamente addobbati con tantissimi fiori tanto da sembrare dei veri e propri giardini primaverili.
«Come ogni anno le chiese di Tolfa il Giovedí Santo si impreziosiscono di addobbi floreali, tessuti, oggetti sacri e quadri di richiamo frutto del lavoro appassionato di tanti cittadini volontari che - spiega l'assessore alla Cultura e Valorizzazione del Borgo di Tolfa, Tomasa Pala - Ogni volta sorprendendo piacevolmente la comunità che apprezza molto e ringrazia. È un grande esempio di devozione, ma anche di profondo senso civico, vicinanza e rispetto per la tradizione».

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