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CAPODIMONTE - La Tuscia piange la scomparsa di don Francesco Magalotti, per tutti semplicemente don Franco, venuto a mancare nella notte tra il 21 e il 22 maggio all'ospedale Santa Rosa all'età di 82 anni. Di questi, ben 59 sono stati dedicati al sacerdozio, vissuti sempre in prima linea a fianco degli ultimi. Don Franco è stato una figura amatissima e un punto di riferimento per l'intera Tuscia e oltre. Dal 1990 al 2008 è stato parroco di Capodimonte, per poi proseguire la sua missione all'eremo di San Francesco a Valentano. La sua non è stata solo una vocazione religiosa, ma una vera e propria scelta di vita improntata all'azione concreta e alla difesa dei diritti. È stato un prete operaio, un eremita militante, un pastore di anime e coscienze che ha saputo unire il lavoro manuale alla profondità spirituale. La sua fede, come ricordano in molti, abitava tra i poveri, si sporcava di terra e si scontrava con l'ingiustizia. Ha camminato con i braccianti della Maremma, ha lottato contro il nucleare a Montalto, ha dato rifugio a militanti rivoluzionari latinoamericani e ha messo la propria voce e il proprio corpo a difesa dei prigionieri politici, come nel celebre caso di José Pacella, salvato dalla morte grazie alla sua instancabile campagna di solidarietà internazionale. Il Comune di Capodimonte ha proclamato il lutto cittadino in segno di cordoglio e riconoscenza per l'impronta indelebile lasciata da don Franco. «La sua figura ha lasciato un'impronta indelebile nel cuore di molti, non solo per il suo ministero pastorale ma anche per l'impegno sociale e civile che ha sempre dimostrato. Don Franco è stato un sacerdote vicino agli ultimi, un 'prete operaio' che ha vissuto il Vangelo attraverso l'azione concreta», affermano dall’amministrazione comunale. «Durante il suo servizio a Capodimonte, ha promosso iniziative di solidarietà e sostenuto cause di giustizia sociale, ispirandosi ai principi della Teologia della Liberazione». Dopo l'esperienza a Capodimonte, don Franco ha continuato la sua missione all'eremo di San Francesco a Valentano, un luogo dove amava pregare nella piccola chiesa dedicata a Sant'Elia e dove ha accolto chiunque cercasse ascolto e sostegno. Studenti, lavoratori, intellettuali, rivoluzionari: per molti, soprattutto negli anni '70 e '80, è stato una guida, un punto fermo, un fratello. Don Franco era nato a Valentano il 20 settembre del 1942 ed era stato ordinato sacerdote il 20 luglio 1966, dopo gli studi al Seminario Barbarigo a Montefiascone e al Seminario Regionale a La Quercia. Aveva iniziato il suo ministero con l’entusiasmo che veniva dal Concilio Vaticano II, appena terminato e che aveva messo nel cuore di tutti il desiderio di trovare vie nuove per l’annuncio del Vangelo. Da qui la sua esperienza giovanile di “prete operaio”, che ha forgiato la sua persona e il suo ministero, rendendolo sensibile e attento al mondo del lavoro e alle tematiche della giustizia sociale. La conoscenza e l’amicizia con Carlo Carretto hanno ispirato la vita di don Franci e il suo ministero sacerdotale, che ha svolto con generosità nei diversi incarichi che gli sono stati affidati a Capodimonte, a Grotte di Castro, a Villa Fontane, al Santuario del Crocifisso di Castro e, dal 2012, a Farnese, anche come Cappellano delle Monache Clarisse. Significativa come anticipato, dopo aver concluso il suo servizio come Parroco a Capodimonte nel 2008, la sua esperienza di vita eremitica, fatta di preghiera e lavoro, all’ “Eremo San Francesco” a Valentano, punto di riferimento per tanti che, nel silenzio e nella semplicità, hanno potuto tornare all’essenziale della fede nell’incontro con Dio. «Ora per Don Franco questo incontro si è compiuto in modo definitivo e a Dio lo affidiamo perché gli apra le porte del Paradiso», ha scritto in una nota don Luigi Fabbri, vicario generale. «Nei suoi 59 anni di vita sacerdotale - h aggiunto - a don Franco il volto di Dio è diventato familiare e la sua lingua ben conosciuta, e ora che per sempre è andato ad “abitare con suo padre”, continui da lì a pregare per questa nostra Chiesa, che cammina nella luce del Cristo Risorto, nostra unica speranza. I funerali di don Franco Magalotti si terranno domani, 23 maggio, alle ore 15, nella chiesa di Santa Maria della Salute a Valentano. La cerimonia sarà presieduta dal vescovo Orazio Francesco Piazza.
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