SANTA MARINELLA – E’ stato ritrovato sano e salvo un bambino che era scappato da una casa famiglia del territorio, e che è stato individuato da un operatore della Polizia locale di Santa Marinella nella zona a sud della città, mentre se ne andava in giro tranquillamente con la sua bicicletta.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Pietro Tidei che, in un post, ringrazia il vigile urbano che lo ha ritrovato.

“Se un bambino sfuggito al controllo dei responsabili di una casa famiglia in sella alla sua bicicletta – dice Tidei - questa notte dormirà al sicuro nel suo letto, è solo grazie al pronto intervento della nostra Polizia locale. Vorrei ringraziare sentitamente il Capitano Pino Marsili che, insieme all'assessore ai servizi sociali Pierluigi D'Emilio e Luigi Di Cicco, ha rincorso il ragazzino ed è riuscito a fermarlo lungo l'Aurelia nei pressi della curva dello Sciatalone, quando quasi rischiava di essere investito dalle auto. Una brutta avventura per un bimbo di pochi anni, che conferma come a fare la differenza sia sempre l'impegno e l'altruismo e la passione con cui si svolge il proprio lavoro”.

Sotto la notizia sono stati espressi commenti di stigmatizzazione verso gli operatori della casa famiglia, ma anche segni di riconoscimento verso la Polizia locale. “Ma chi sta in comunità può uscire? – si chiede Andrea - non è permesso infatti allontanarsi dalla struttura senza gli operatori. Per eventuali permessi speciali e uscite con familiari occorrerà che siano stati preventivamente accordati con l'equipe terapeutica la quale, sulla base del progetto terapeutico individualizzato, può dare il consenso. Il codice penale dice che, chiunque abbandona una persona minore sotto i quattordici anni, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni”.

“Io credo che siano solo bambini che hanno sofferto e vanno aiutati – scrive Monica - e che come tutti i bambini in un attimo possono sfuggire al controllo dei loro genitori, dei nonni, degli zii o dei loro tutori. Sono felice che non sia successa una tragedia, posso solo immaginare i rischi per in bambino di notte sull’Aurelia, un grazie di cuore a prescindere a chi lo ha ritrovato”.

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