Via libera all’unanimità dal parlamentino di Palazzo Gentili alla costituzione dell'azienda speciale per la gestione del sistema formazione professionale. Il nascente organismo, a controllo pubblico, consentirà alla Provincia di gestire in maniera diretta il servizio - finora affidato in convenzione per anni a un soggetto esterno, l’Its, per garantire l’operatività dei corsi -, potendo contare su autonomia imprenditoriale e su una adeguata dotazione di personale. Un percorso avviato nel 2023 per adempiere a quanto richiesto dalla Regione in merito all'individuazione di una soluzione alternativa a convenzioni con società esterne. E l’ente di via Saffi ha puntato sull’azienda speciale, su cui ieri in consiglio provinciale il presidente Alessandro Romoli ha inteso puntualizzare alcuni aspetti in replica ad alcuni articoli apparsi sulla stampa, ritenuti poco veritieri. «Non esiste alcun aggravio dei costi, - ha ribadito - i fondi sono gli stessi che già si spendono con la gestione esterna. I componenti del consiglio di amministrazione, presidente e due consiglieri, svolgeranno l'attività a titolo gratuito e diminuirà la spesa relativa al compenso dei direttori dei centri, il cui numero sarà ridotto di un’unità passando da 4 a 3». Sono quattro, infatti, i centri di formazione gestiti dalla Provincia: due a Viterbo, uno a Civita Castellana e uno a Capranica. A ricordare il richiamo della Regione a individuare una soluzione alternativa anche la consigliera Pd Lina Delle Monache, presidente della commissione competente. «Complessivamente ad oggi sono 400 gli studenti iscritti ai corsi. La Regione ha cambiato le modalità del contributo erogato, aumentandolo per ogni studente da 4600 a 5600 euro, cancellando però il finanziamento globale di circa 600mila euro per l’organizzazione e il funzionamento dei corsi» ha specificato la consigliera. Un cambio di passo nel metodo di distribuzione dei fondi da parte della Regione sottolineato anche dall’esponente dem Maurizio Palozzi che ha messo però in risalto il fatto che «aumentando il numero degli iscritti si incrementano anche i contributi regionali che saranno erogati per ognuno di loro». Oltre al voto positivo del Pd, di Forza Italia e del Patto civico con Umberto Di Fusco che ha plaudito il metodo che ha consentito «di coinvolgere e convergere tutti su un obiettivo unico e condiviso», il sì è arrivato anche dall'opposizione con il consigliere Luca Giampieri di Fratelli d’Italia. «Con la costituzione dell’azienda speciale superiamo una situazione insostenibile per l'ente Provincia che per anni è dovuta ricorrere a una convenzione con terzi per portare avanti i centri di formazione» ha chiosato.