Andrea Radanich, numero uno di Fantaworld, è l’ideatore e curatore del Christmas Village edizione 2023 che, rispetto agli scorsi anni, si estende per tutto il centro storico di Viterbo ed è partito lo scorso 25 novembre. Due fine settimana da record che, numeri alla mano, hanno portato per le vie medievali di Viterbo non meno di 6 mila persone.

Radanich, come nasce il suo progetto di Christmas Village?

«Nasce dalla esperienza iniziata nel 2016 per gioco che invece, visto il successo di pubblico riscontrato, si è trasformato in un impegno economico e di tempo non indifferente. Tutti i progetti che vede all'interno del Viterbo Christmas Village vengono discussi ed elaborati tra noi soci e quindi eseguiti dai miei collaudati collaboratori che si occupano, ciascuno offrendo ciascuno il proprio contributo e la propria esperienza, di allestire le varie attrazioni. Cito volentieri la nostra Nadia Marozza, collaboratrice storica del Viterbo Christmas Village per gli allestimenti e gli addobbi della Casa di Babbo Natale e il “team” composto da Valentina Tescari e Francesco Bianchini che ha messo a punto la dimora del Grinch e studiato una nuova disposizione del Villaggio degli Elfi insieme alla casa della Befana. Infine il mastro falegname Gianfranco Anselmi che ha ideato e disegnato personalmente il suggestivo percorso del Presepe allestito al Palazzo Papale. Oltre loro una menzione particolare ai nostri montatori Lucio Corradini, Marco Alcibiade e alla loro squadra di bravi, a Pietro Palazzini e a Tiziano Petretti per la parte relativa agli impianti elettrici e alle varie certificazioni, e alla fidata Gabriella Piermartini, che si occupa della segreteria e di fissare gli appuntamenti per i gruppi e per le uscite scolastiche».

Come giudica i riscontri avuti fino ad ora?

«I riscontri sono molti positivi per questa edizione, grazie anche al ritorno del mercatino e del Presepe monumentale nelle scuderie di Palazzo dei Papi, stiamo ricevendo molte richieste da tutta Italia».

Si è ispirato ad altre manifestazioni simili?

«Credo che sia un evento unico, negli ultimi anni sono nata villaggi di Natale ovunque, ma il nostro si distingue per la particolarità delle attrazioni ambientate in palazzi storici, con la cornice stupenda del Quartiere Medievale della città di Viterbo».

Quali risultati qualitativi e quantitativi si prefigge di raggiungere?

«Non ci poniamo limiti: i riscontri, è vero, sono decisamente positivi ma sono pari alle aspettative che restano comunque alte. Ogni anno si parte con l’intento di migliorare: per me e per tutti l’edizione più bella resta sempre la prossima».

Giudica positivamente l’apporto delle istituzioni alla sua iniziativa?

«Quest’anno c’è stata tanta collaborazione fin dall’inizio: siamo una squadra unica che lavora per promuovere la Città di Viterbo, e quindi c’è tanta sinergia con le istituzioni locali, l’amministrazione comunale in primis, e con la Provincia e la Regione Lazio senza dimenticare la Diocesi di Viterbo che ha fornito l’apporto logistico necessario alla realizzazione dello spettacolare Presepe. Colgo anzi l'occasione per ringraziare tutti i soggetti istituzionali per il dialogo costante offerto in questi mesi e per il supporto continuo alle molteplici necessità che la realizzazione di un evento di questa portata inevitabilmente comporta».

Come nasce la sua passione per gli eventi?

«Dopo la prima esperienza del 2016 è cresciuto l’entusiasmo e la voglia di continuare che via via si è trasformato in un lavoro a tempo pieno che condivido con ben più di 120 persone, tra artigiani, creatori, allestitori, tecnici, e tutti coloro che lavorano alla gestione burocratica e di diffusione dell’evento, senza dimenticare chi sta all’interno delle attrazioni per accogliere i visitatori».