CIVITAVECCHIA – Dopo la diffida arriva l’ordinanza di sgombero per lo stabile di via Giusti. Nei giorni scorsi il Codacons di Civitavecchia ha riacceso i riflettori sul progetto di “Housing temporaneo e stazioni di posta per le persone senza dimora” che sarà realizzato proprio nello stabile di via Giusti, un caso che sembrava chiuso qualche mese fa quando fu modificato il progetto stralciando mensa e dormitorio che ora invece è tornato a preoccupare commercianti e residenti di Corso Marconi. Nelle scorse settimane si sono tenute due riunioni al Pincio con l’amministrazione che ha incontrato una delegazione degli “scettici” spiegato che quello che si andrà a realizzare è un centro servizi socio-sanitario con 8 posti letto per emergenza abitativa. La prossima riunione è fissata al 6 febbraio quando commercianti e residenti potranno presentare delle integrazioni per placare gli animi, si pensa ad esempio ad un posto di Polizia locale per evitare ogni possibile situazione di degrado. Nessun ulteriore passo indietro sul progetto e la conferma è arrivata proprio ieri con la pubblicazione sul sito del Comune dell’ordinanza 66 di “sgombero dell’immobile di proprietà comunale sito in piazza Vittori Emanuele - angolo via Mazzini, con accesso da via Giusti 22”. Dal Codacons la rappresentate locale Sabrina De Paolis fa sapere di attendere la notifica dell’atto, intanto l’associazione sta continuando a predisporre le carte per l’esposto che riguarderà la gestione del finanziamento e della cosa pubblica. Dalla notifica dell’atto, che sarà inviato all’associazione anche mezzo pec, il Codacons ha quindici giorni per «rendere libero - si legge nell’atto - da persone e cose l’immobile di proprietà comunale». L’amministrazione comunale, però, non ha nessuna intenzione di abbandonare le associazioni che avevano la propria sede nell’immobile come già spiegato dall’assessore ai Servizi sociali Deborah Zacchei e ai Lavori pubblici Daniele Perello nel corso delle riunioni al Pincio. Se da un lato c’è la necessità di andare avanti con il progetto di “Housing” a via Giusti legato a fondi Pnrr, con lavori già appaltati e quant’altro, dall’altra c’è il lavoro dell’amministrazione e dell’assessore Zacchei e il massimo impegno nella ricerca di soluzioni alternative per fornire una sede alle associazioni di via Giusti, e non solo. Il dialogo con Ater è costante e una delle opzioni, in assenza di alternative, è quella di un bando da parte dell’ente di via Don Milani per mettere a disposizione delle associazioni alcuni locali.

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