CIVITAVECCHIA – Fino al 30 settembre prossimo i civitavecchiesi dovranno limitare l’uso di acqua della rete di distribuzione idrica cittadina unicamente per scopi potabili, per i normali usi domestici e sanitari, o per tutte le attività commerciali regolarmente autorizzate che necessitino di acqua potabile per il consumo umano, compresi i servizi pubblici di igiene urbana. È vietato anche l’uso di acqua proveniente dalla rete idrica cittadina per il riempimento di piscine provare, mentre è consentito, per il mantenimento ed il decoro del verde pubblico, l’utilizzo della risorsa idrica per l’innaffiamento di aree di interesse pubblico. Questo quanto contenuto nell’ordinanza firmata dal sindaco Ernesto Tedesco, che raccomanda anche di limitare al minimo necessario l’utilizzo dell’acqua potabile per l’irrigazione di orti e giardini, da effettuare principalmente in orario notturno, e per attività ludico-ricreative.

Ad inizio maggio, infatti, l’Acea Ato 2, sulla base delle analisi degli andamenti pluviometrici osservati e degli idrogrammi sorgivi predetti per i principali acquiferi gestiti, ha comunicato di aver registrato, anche per l’anno in corso, una situazione di significativo deficit relativamente ai cumulati pluoviometrici e conseguentemente delle relative portate minime attese dalle fonti di approvvigionamento gestite. Acea ha garantito impegno nel ridurre significativamente i prelievi di risorsa dall’ambiente, limitando le eventuali criticità anche in periodi di siccità come quello in corso. Nonostante questo è stata richiesta la collaborazione al fine di garantire la tutela della risorsa idrica potabile e tenuto conto dell’approssimarsi del periodo estivo.

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