CIVITAVECCHIA – «Condivido le considerazioni giunte da più parti, ultima l’Ugl, in merito alla necessità di un netto stop all’utilizzo del carbone nella produzione di energia elettrica. Una deroga al cronoprogramma già stabilito per il phase out di Torre Valdaliga Nord non comporterebbe del resto benefici generali tali da giustificare deroghe di sorta».

La conferma arriva direttamente dal sindaco Ernesto Tedesco, a pochi giorni dalla riunione del tavolo interministeriale nel corso della quale è stata avanzata, da parte del presidente di Unindustria Cristiano Dionisi, di poter valutare «una proroga di qualche anno all’operatività della centrale o comunque - aveva spiegato - misure alternative che ci consentano di arrivare al 2027-2028 “in forma” pronti per vincere nuove sfide con personale già riqualificato». 

Secondo il primo cittadino, un’ipotesi non percorribile. «Quel che è urgente è invece avviarsi sulla strada di ciò che rappresenta il futuro, a partire dalla produzione con fonti rinnovabili e lo stoccaggio di energia elettrica – ha spiegato - affinché il territorio sia all’avanguardia. Fortunatamente il documento unitario frutto della mediazione del Comune, sottoscritto da tutte le parti e affidato alla Regione Lazio, è molto chiaro anche sotto l’aspetto del carbone e sarò io stesso il garante della non percorribilità di fughe in avanti solitarie. Il fronte unico, che chiede sviluppo, innovazione tecnologica e tutele ambientali, non può essere in alcun modo messo in discussione e non lo sarà – ha concluso il Sindaco - ne discuteremo al più presto anche al tavolo per ribadire che dai cinque punti già portati all’attenzione del Governo non si può prescindere».