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CIVITAVECCHIA – Si chiama “On the move Taxi Civitavecchia” e in meno di due mesi ha già visto iscritti 250 utenti (il 70% italiani, il restante stranieri, in particolare americani), a conferma dell’esigenza sul territorio – con un porto crocieristico da 3,5 milioni di passeggeri annui – di una App che fosse semplice e chiara. L’App – valida sia sui sistemi Android che Ios – è già utilizzabile ed è frutto di un lungo lavoro tra uffici comunali, tassisti cittadini e l’ex amministrazione comunale. “Abbiamo voluto riprendere il progetto, modificandolo in qualche suo aspetto, consapevoli della sua importanza – ha confermato il consigliere comunale Avs Ismaele De Crescenzo, delegato del sindaco – riconosciamo infatti il buon lavoro svolto dall’ex assessore Vitali che ha determinato le condizioni affinché si arrivasse all’accordo con i tassisti. Non era obbligatorio, per loro, aderire all’iniziativa, e invece hanno partecipato tutti”. L’obiettivo è duplice, come confermato dal Pincio: da un lato quello di far tornare il servizio taxi – alla luce anche delle diverse segnalazioni giunte – un servizio di pubblica utilità anche e soprattutto per i cittadini, per coprire tratte locali. Dall’altro, attraverso la App, si vuole riuscire a decodificare i dati da inviare poi all’Art per certificarli in modo da poter richiedere le nuove licenze per il territorio. Ma non solo, attraverso questa applicazione si vuole, in un certo senso, “blindare” la categoria da “incursioni” esterne.
“Questa è l’unica applicazione valida per i tassisti civitavecchiesi – ha assicurato De Crescenzo, affiancato dalla funzionaria Bruna Luce – uno strumento all’avanguardia, per i tassisti stessi e per gli utenti, con questi ultimi che potranno anche monitorare il percorso della vettura per verificare meglio i tempi di attesa”. Stiamo distribuendo gli adesivi di promozione dell’app, ma anche il numero di telefono che abbiamo comunque lasciato, in tutte le strutture recettive e punti sensibili come stazione ferroviaria e largo della Pace, in maniera capillare. Uno strumento utile anche per monitorare il mercato, a capire quante licenze andare a chiedere, oltre alle 20 già presenti in città. Rendere il servizio più vicino ai cittadini ci avvicina alla nostra idea di Ztl alla quale stiamo lavorando per decongestionare soprattutto il centro” ha quindi chiarito De Crescenzo, a cui ha fatto eco il sindaco Marco Piendibene: “Inizieremo con una Ztl gialla, con varchi intelligenti agli accessi cittadini, per poi – ha aggiunto – arrivare pian piano a quella rossa, quando avremo anche parcheggi adeguati”.
Ad entrare nel dettaglio dell’app Gianni Cioffi, di Stylo Project srl, che l’ha progettata ed ideata. «L’app prende la lingua di sistema impostata dall’utente sul proprio smartphone - ha spiegato - non viene trattenuto alcun dato personale, nè cellulare nè nomi e cognomi. Ci si logga con uno Username e poi, una volta dentro, si hanno tre schermate: Home, chat e utente. Quest’ultima contiene informazioni tecniche su tariffe, dati, trattamenti, possibilità di taxi sharing con le home che sono differenti per utente e tassista. L’utente dovrà compilare un form con indirizzo di partenza, arrivo, numero di persone, bagagli, eventuali animali di grandi dimensioni ed il sistema invia la richiesta ai taxi disponibili». Il tassista non ha possibilità di vedere la destinazione impostata dall’utente, per non “scegliere” una corsa piuttosto che un’altra. Resta il tassametro, con delle corse invece a tariffa predeterminata, all’interno della città. Diverso il discorso con Roma, con il Comune che ha impugnato al Tar la delibera del Comune di Roma che determina la tariffa per la tratta Roma-Civitavecchia e viceversa. Proprio questo “viceversa”, secondo il sindaco Piendibene, va contestata non essendoci alcun tipo di accordo di fondo e con i taxi di Roma, in numero eccessivo rispetto alle 40 licenze cittadine, che non potrebbero caricare utenti in città.
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