LADISPOLI - Un resoconto dettagliato di tutti gli interventi effettuati e che saranno svolti sugli impianti del territorio (dalle condotte idriche passando per le fogne). Questo l’oggetto principale dell’incontro tra Comune e Acea che si è svolto nei giorni scorsi proprio nella città balneare. Al passaggio di consegne del servizio idrico, l’amministrazione comunale aveva infatti dato alcune indicazioni alla Spa per limitare al massimo i disagi. Da capire però se dei “consigli” ricevuti si sia fatto tesoro oppure no.
Tra i punti portati sul tavolo ci sono state anche le casette dell’acqua, prima gestite dalla Flavia Servizi e che consentivano ai cittadini di poter fare delle “scorte” d’acqua, a costi contenuti. Servizio dismesso con il passaggio, a ottobre delo scorso anno dalla municipalizzata alla Spa.
«Acea ha inserito la nostra richiesta nel piano investimenti - ha spiegato Moretti - ma si dovrà aspettare perché la programmazione è quinquennale e non riguarda solo la nostra città ma tutti i comuni dell’Ato2 (oltre 100, ndr) gestiti da Acea».
Allo studio del Comune anche la possibilità di installare delle casette dell’acqua da gestire “in house”. Ma la realizzazione del progetto non sembra di facile attuazione. Bisognerebbe infatti avere la disponibilità di un preposto che si occupi solo ed esclusivamente di queste strutture, che ne monitori il funzionamento, si occupi della loro manutenzione e sia dotato di tutte le autorizzazioni anche in campo sanitario. Si dovrebbe inoltre procedere al riallestimento di tutte quelle già presenti sul territorio in quanto obsolete. Insomma: un’operazione abbastanza costosa.

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