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«Quartiere San Pellegrino, l’amministrazione si è messa in moto affinché le richieste legittime avanzate nell’incontro vengano attenzionate».
È la dichiarazione del consigliere delegato Marco Nunzi, all’indomani della riunione promossa dal comitato cittadino di quartiere che lunedì si è confrontato con i rappresentanti del Comune. Una quindicina, tra residenti e titolari di attività, si è confrontata con gli assessori Elena Angiani e Stefano Floris e con i consiglieri Marco Nunzi e Umberto Di Fusco sulle problematiche del quartiere medievale, già sollevate in precedenti incontri.
Dal decoro, con la richiesta di maggiore attenzione alla pulizia - soprattutto nei vicoli in cui insistono una settantina di attività extralberghiere - dal guano dei piccioni e dalle erbe infestanti, alla sicurezza da gestire con le telecamere, dalla sosta selvaggia ai rifiuti.
In tema di sicurezza si innesta anche la richiesta di implementare l’illuminazione pubblica all'ingresso del quartiere. Lotta poi alla sosta selvaggia ma anche al transito delle auto nella zona medievale con passaggi più frequenti da parte dei vigili urbani. E sulla circolazione di veicoli all’interno di San Pellegrino, Nunzi rivela che «l’amministrazione sta ragionando sulla possibilità di interdire il passaggio dei mezzi pesanti adibiti a carico e scarico e quindi sta valutando l’individuazione di spazi con stalli adeguati per la consegna delle merci». «Bisogna eliminare il passaggio sui lastroni per evitare che riportino danni» rimarca.
Un’altra sottolineatura arrivata con forza dal comitato di quartiere, presieduto da Elena Pierini, riguarda il conferimento dei rifiuti. Essendo l’area ad alta densità di strutture extralberghiere - b&b, case vacanze, locazioni turistiche - si crea la necessità di conferire pattume e scarti in maniera differente e diversificata da quella programmata per le utenze domestiche e per le attività commerciali.
Il comitato inoltre ha richiamato l’attenzione dei rappresentanti dell’amministrazione Frontini anche sulla vocazione turistica della città. Secondo i residenti e i titolari di attività commerciali sarebbe più opportuno puntare su un turismo collegato a cultura e arte piuttosto che su un singolo evento.
Gli amministratori, a tale proposito, hanno fatto presente alcune manifestazioni che, in maniera strutturale, attraggono visitatori da fuori città: Ombre festival e le stagioni teatrali a Ferento e all’Unione sempre sold out.
Il comitato ha riconosciuto che diverse cose sono migliorate, il quartiere risulta più vivibile ma si può e si deve fare di più. E con l’approssimarsi della bella stagione occhi puntati sulla movida, chiedendo massima attenzione affinché non si ritorni a situazioni di criticità vissute in passato che però, con l’avvento del patto della notte - che prevede per i titolari degli esercizi pubblici che hanno aderito di dotarsi di security e, in materia di impatto acustico, il rispetto dell’orario -, dovrebbero essere se non risolte completamente quantomeno limitate. Evidenziando poi che negli ultimi 10 anni la metà dei residenti se n’è andata, il comitato ha esortato il Comune a mettere in campo azioni e interventi per tutelare e valorizzare San Pellegrino. Un gioiello di architettura medievale che è elemento di forte richiamo per attrarre turismo a Viterbo.
«Dobbiamo dare seguito alle istanze del comitato che sono legittime - ribadisce Marco Nunzi - e laddove possibile l'amministrazione si muove fin da subito».