Se sulla Frasca, dopo mesi di tira e molla, riunioni e consigli comunali, qualcosa sembra essersi mosso, c’è un altro progetto che, pur essendo stato presentato in pompa magna ormai due anni fa, è finito nel dimenticatoio. Si tratta della “Ficoncella di domani”, il restyling dell’area che l’allora assessore all’Urbanistica Leonardo Roscioni presentò in una serata di fine estate proprio tra le vasche termali, illustrando come l’area sarebbe potuta essere un fiore all’occhiello per la città, anche dal punto di vista turistico. A firmare il progetto l’architetto Enza Evangelista che sarebbe stata chiamata, prima dell’estate, dall’assessore al Patrimonio Monica Picca per illustrare nuovamente l’iniziativa, essendo subentrata in giunta ed avendo tra le deleghe anche quella legata proprio al progetto. Ma in questi mesi la presenza dell’assessore Picca, che ricopre un incarico anche nella giunta del comune di Fiumicino, è sempre meno frequente in città. E del progetto di riqualificazione, ad oggi, si è persa ogni traccia. A quanto pare non ci sarebbero problemi tali da giustificare ritardi nelle procedure. Per l’area, vincolata dal punto di vista paesaggistico archeologico, sarebbe necessaria una sanatoria per quanto riguarda la sistemazione delle vasche e della demolizione delle strutture realizzate nel corso degli anni senza le adeguate autorizzazioni, con il progetto che ne prevede la ricostruzione con materiali più leggeri, non in muratura. Approvata la variante turistico termale e predisposti gli atti per procedere, non sembra che il procedimento sia andato avanti spedito. Che ci sia stato un qualche ripensamento?

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