PHOTO
La “fame” di posti auto in centro o a servizio della città dentro le mura è un tema molto sentito dalla popolazione e spesso è oggetto di dibattito in consiglio comunale.
L’argomento è stato affrontato anche nell’ultima seduta, in particolare dal capogruppo Pd Alvaro Ricci che è tornato a ribadire la proposta di realizzare un parcheggio interrato a Prato Giardino. Sulla eventuale fattibilità dell’opera, la cui complessità risulta evidente anche a un profano, la nostra testata ha chiesto il parere dell’assessore alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne.
«Personalmente è un’idea che mi stuzzica e ha un senso. - dichiara - Anche perché rientra in ciò che si definisce programmazione: non decido di fare un parcheggio ma cerco di capire se si può fare, quanto costa e quali saranno le difficoltà per realizzarlo. E quando il quadro è completo, trovare i fondi per farlo».
Poi entra nel merito.
«Sono state messe a bilancio le risorse economiche necessarie, da parte del settore Lavori pubblici, per affidare l’incarico per effettuare una valutazione. Perché le cose da tenere in considerazione sono diverse, in primis il costo. Quella è un’opera che si aggira sui 7-8 milioni di euro».
E rivela che «quando abbiamo definanziato il progetto del parcheggio interrato al Sacrario, che non era un multipiano, la prima idea che ci è venuta in mente è stata proprio l’ipotesi di realizzarlo a Prato Giardino».
Ma, come spiega il titolare dell’Urbanistica, c’è una serie di fattori critici di cui tenere conto.
«Il problema è che c’è una tagliata etrusca - via del Pilastro - e tante situazioni che messe insieme non erano compatibili con i tempi stringenti del Pnrr. Tra queste, come racconta la storia, il fatto che gli Albornoz costruivano in fretta, un metodo che potrebbe comportare l’esistenza di un apparato fondale non dei migliori e che quindi se si va a eseguire un intervento è probabile che si debba sistemare pure eventuali criticità pre-esistenti, inoltre c’è la Soprintendenza archeologica e in quell’area si troveranno sicuramente dei reperti, piazza del Comune docet».
Quindi al momento si punta a un lavoro di tipo analitico.
«Adesso è opportuno svolgere tutte le indagini per riuscire anche a sapere quanti soldi servirebbero. Parliamo di milioni di euro, il rischio di metterci risorse non sufficienti è dietro l’angolo. E se inizi un’opera del genere non puoi permetterti poi di non avere i fondi necessari a completarla» afferma in maniera pragmatica.
Un progetto particolarmente complesso anche perché, al di là del reperimento di risorse economiche adeguate, comporterebbe anche lo smantellamento di tutto ciò che c’è in superficie.
«Il consigliere Ricci propone Prato Giardino, altre persone pensano che forse sarebbe meglio sotto via del Pilastro e lambire la villa comunale. Però non è possibile perché in via del Pilastro c’è una tagliata etrusca e quel parcheggio non può che essere collegato sotto terra alla Rocca Albornoz, si deve poter salire dentro la Rocca».
Ricci nel suo intervento in aula aveva esortato sindaca e giunta a essere visionari e Aronne ammette che «il parcheggio interrato a Prato Giardino è un’opera visionaria» e aggiunge: «Personalmente quello che voglio fare nel mio mandato, e già dico che durante il mio mandato quel progetto non si farà perché è evidente che il tempo a disposizione è poco, è intanto di iniziare a lavorare per capire se è un’opera fattibile e per mettere tutti i tasselli al posto giusto cosicché se qualcuno vorrà realizzarla nella prossima amministrazione Frontini potrà farlo, avendo già a disposizione tutta la documentazione necessaria».