«Pnrr, non mi sembra che le cose stiano andando benissimo. A parte i casi virtuosi alcuni Comuni, soprattutto i piccoli, non hanno speso».

Il prefetto Antonio Cananà, intervenuto alla prima giornata dell’assemblea regionale dell'Anci, si è rivolto così ai sindaci presenti nella sala consiliare di Palazzo dei Priori.

Esortandoli a mettere al bando «la sindrome da rassegnazione perché la Tuscia ha tantissime potenzialità. Soffre come tante altre realtà il fenomeno dello spopolamento ma qui ci sono le possibilità per migliorare».

«L’ossatura della Repubblica è costituita dai sindaci e dai Comuni e io ritengo il rapporto con i primi cittadini prioritario. - ha proseguito - Il messaggio che voglio lanciare qui è quello di uno Stato che interagisce con i Comuni».

E rimarcando che in Prefettura opera un nucleo di supporto insiste sul Pnrr che «è la sfida del momento, è necessario raccogliere questa opportunità trovando forme di coesione e sinergia con Regione e Provincia».

Il prefetto ha poi invitato a utilizzare i fondi anche in materia di sicurezza «potenziando la videosorveglianza, investendo su illuminazione e polizia locale» per contrastare il degrado nei centri urbani.

“Battesimo” decisamente frizzante per l’apertura dei lavori dell’assemblea regionale dell’Anci, che si tiene per la prima volta a Viterbo e che vivrà il suo clou oggi con la presenza di esponenti del governo e del parlamento europeo.

Il virtuale taglio del nastro, oltre al prefetto Cananà, è stato ad opera del vicepresidente Anci Lazio Stefano Bigiotti, della sindaca Chiara Frontini e del segretario generale del comune di Viterbo Annalisa Puopolo.

Bigiotti salutando i partecipanti ai vari panel in programma ha dichiarato: «Vedo qui sindaci che si fanno portatori di connessioni, di un insieme di buone pratiche perché vogliamo che emergano le qualità e le peculiarità della Tuscia».

«Questo primo incontro è prodromico all’apertura dell’assemblea regionale che vedrà la sua celebrazione oggi con la presenza del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. Questa prima giornata vede in particolare il confronto tra numerosi sindaci del nostro territorio con amministrazioni che si sono rivelate particolarmente virtuose all’interno di quello che è il paniere dei Comuni del Lazio e anche con stakeholder di altre pubbliche amministrazioni che stanno fungendo da soggetti attivi per le trasformazioni del territorio. Come l’Università della Tuscia, presente con il prorettore Marucci che è delegato all’edilizia da parte del rettore e anche l'Ater di Viterbo che condivide con il comune di Viterbo alcune interventi particolarmente significativi di trasformazione della città all’interno del programma complesso sulla qualità dell’abitare».

Per il vicepresidente dell’associazione nazionale Comuni italiani «questa due giorni sarà un momento di confronto generale da cui scaturiranno elementi di criticità in relazione a quelli che sono i procedimenti amministrativi in essere che poi potremo discutere con i rappresentanti del Governo, della Regione e dell'Europa nella giornata di domani (oggi ndr.)».

I lavori di ieri, incentrati in particolare sulla Tuscia, hanno visto il coinvolgimento di numerosi sindaci del Viterbese con l’eccezione dell’amministrazione comunale di Fondi - virtuosa in materia di urbanistica - e dei rappresentanti provenienti da Castel San Pietro Romano in merito ai finanziamenti percepiti per i piccoli comuni nella valorizzazione dei borghi più belli d’Italia.

«Quest’anno abbiamo scelto la Tuscia come sede dell’assemblea regionale proprio per accendere un faro sui Comuni della Tuscia, sulle loro difficoltà ma anche per raccontare quanto di positivo stanno facendo perché molti sindaci oggi stanno realizzando all’interno del territorio provinciale opere d'importanza strategica rilevante. - ha proseguito - Penso al Comune di Bolsena che si è fatto capofila per l’anello circumlacuale della viabilità ciclabile o al comune di Tuscania capofila per la strategia nazionale delle aree interne, con quasi 8 milioni di euro che ricadranno a breve su 18 Comuni del nostro territorio».

«Viterbo può rappresentare un laboratorio di buone pratiche che noi vogliamo trasferire all’assemblea regionale e poi all’assemblea nazionale dei Comuni italiani che si terrà dal 24 al 26 ottobre a Genova».

Appuntamento nazionale in cui «Viterbo sarà presente con un panel» ha comunicato la sindaca Frontini.

E sulla due giorni di assemblea regionale, l’inquilina di Palazzo dei Priori l’ha definita «un’occasione per un territorio che troppo spesso è e si è considerato periferico e che anche tramite questo appuntamento si vuole affermare per le sue bellezze e peculiarità. Un’opportunità per invocare attenzione ma anche per farsi ascoltare».

Sul Pnrr: «Un treno che non possiamo assolutamente perdere. Una sfida immane anche in termini di risorse umane e di assunzioni, ma una grande opportunità con tempistiche stringenti che dobbiamo assolutamente cogliere, nonostante le lamentele e le critiche sull’ordinario che piovono sull'amministrazione» ha concluso.