PHOTO
CIVITAVECCHIA – Si è svolto ieri il primo step del ''Patto di fratellanza'' tra il comune di Civitavecchia e quello di Fiuminata (MC) alla presenza dei rispettivi sindaci e dei vari assessori. Nel Comune di Civitavecchia si sono incontrati il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco, il primo cittadino di Fiuminata Vincenzo Felicioli e l’attivissima assessora Simona Galizia per concordare e deliberare un "Patto di Fratellanza" fra le due comunità, unite da secoli dalla pratica della Transumanza. Presente all'incontro l'assessore Francesco Serpa.
Il signor Bruno Romagnoli (a nome della folta comunità di persone residenti a Civitavecchia, ma provenienti da Fiuminata) è da tanto che spinge per arrivare a questo gemellaggio, ma finora aveva ricevuto solo promesse. Per fortuna l'assessora Simona Galizia l'ha ascoltato e ha raccolto la sua istanza e, grazie al sindaco Ernesto Tedesco, finalmente si arriverà alla sottoscrizione dell'atto di gemellaggio. Soddisfatta di questo primo incontro l'assessora Simona Galizia, la quale in particolare sottolinea: "Le tradizioni e la storia non vanno mai dimenticate". In città ci sono tanti marchigiani e fra questi molti sono di Fiuminata.
«Migliaia di ovini dai pascoli montani delle Marche, arrivavano ai pascoli delle pianure Laziali in inverno, e viceversa in estate intraprendevano il medesimo percorso dirigendosi verso le montagne. Nello specifico Civitavecchia era il punto di approdo e della costituzione delle Masserie, estese ai dintorni di Allumiere, Tolfa, Santa Marinella, Tarquinia e Montalto - spiega il signor Romagnoli, che ha fortemente voluto e spinto per arrivare a questo gemellaggio - la Transumanza è una pratica antica di allevamento ovino, complessa e affascinante ed è diventata nel 2019 Patrimonio Internazionale dell’Umanità grazie al riconoscimento da parte dell'Unesco. La Transumanza veniva effettuata lungo i “Tratturi”: larghe piste terrose o pietrose formatesi per effetto dei periodici e secolari, spostamenti delle greggi per lo sverno e viceversa, che costituivano la loro abituale via di passaggio. Gli scopi del "Patto di fratellanza" concordato tra i due comuni sono quelli di sostenere e promuovere la ricerca di questi percorsi millenari e collegare ad essi tutta la cultura ambientale, gastronomica, turistica dei rispettivi territori; mappare attraverso i “tratturi” le vie della transumanza, la storia millenaria delle due regioni ed italiana in generale, per riproporre tale attività, un tempo la più faticosa e umile, come elemento di unione tra le due popolazioni, avendone successivamente anche un ritorno economico turistico che valorizzerà sia il turismo ecologico marino di Civitavecchia, che i territori interni montani. Qui si inserisce anche il gemellaggio ideato in Europa nel 1950 per favorire la stipulazione ufficiale dell’unione tra due comunità, allo scopo di cooperare e collaborare in diversi settori politico, economico, commerciale, sociale, nonché educativo. La transumanza va intesa come una grande industria del passato, non come una storia di vita dura di pastori, ma come uno storico evento, in grado di condizionare lo sviluppo economico del paese, il carattere, il costume le tradizioni. Tale pratica ha creato nei secoli una rete di relazioni, favorito scambi, usanze e sviluppato un sentimento di appartenenza. Prova è la massiccia presenza a Civitavecchia di residenti originari del Comune di Fiuminata, dei quali i genitori e/o i nonni provenivano dalle frazioni o dai dintorni di Poggio, Laverino, Fonti di Brescia, e da cui hanno ereditato, la passione e l’amore per il paese, per il dialetto e i detti paesani e che non perdono occasioni per trascorrerci periodi di tranquillità e di frescura. Ringrazio l'assessora Simona Galizia (che ha preso a cuore l'iniziativa) e il sindaco Ernesto Tedesco, nonché il sindaco Vincenzo Felicioli e la delegazione di Fiuminata».