CIVITAVECCHIA - La Notte bianca si trasforma nell’ennesimo pasticcio per l’assessore al Commercio Dimitri Vitali. Rabbia da parte dei commercianti per la mancata comunicazione sull’evento e per le pessime, e arroganti, risposte ricevute sui social da parte dell’assessore stesso e dell’organizzatore dell’iniziativa Cristian Viola. «La maggior parte di noi non è stata avvista - spiega un commerciante di corso Centocelle - la nostra via non aprirà perché molti hanno scoperto questa mattina (ieri per chi legge, ndr) dai social, non è certo questo il modo di comunicare iniziative come una notte bianca, nessuno di noi ha avuto modo di organizzarsi. Vogliamo che sia chiaro che resteremo chiusi perché non si può scoprire un evento simile il giorno stesso dai social e non perché non ci sia la volontà di partecipare. Per non parlare poi della mancanza di rispetto, non è passato nessuno ad avvisare: eravamo all’oscuro». «La concertazione non c’è stata - scrive un altro commerciante sui social - bisognerebbe ammettere, almeno, lacune nella comunicazione». «Un’occasione del genere - scrive un altro - non va persa, soprattutto in tempi come questi, ma in 24 ore non riusciamo ad organizzarci. Tengo a precisare che la colpa non sarà di certo di noi commercianti se l’iniziativa sarà un flop». Timide giustificazioni di Viola che mostra foto della vela per pubblicizzare l’evento in sosta - vietata tra l’altro - tra via Zara e largo Plebiscito. Nessun flyer distribuito, nessuna nota, nulla di nulla.

Un’evento organizzato in pochi giorni e con una locandina, almeno inizialmente, con il logo del comune di Santa Marinella. Ignorata completamente via Traiana i cui commercianti non sono stati nemmeno presi in considerazione. «Ricordiamo - dicono dalla via - che abbiamo dipendenti e turni da organizzare per tempo». Il presidente Confcommercio litorale Roma Nord Graziano Luciani ha aggiunto: «Sicuramente è un bene che si facciano queste iniziative, è però un peccato che sia stato comunicato all’ultimo momento. Come Confcommercio restiamo a disposizione per il futuro ma auspichiamo una maggiore concertazione».

Alcuni commercianti hanno deciso di apporre dei cartelli di protesta perché sia chiaro che se sono chiusi non è certo per loro volontà.

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