Stupro, sevizie ed eccidio di Norma Cossetto: commemorata la sua figura a 80 anni dai terribili fatti. La medaglia d’oro al valore civile Norma Cossetto, che ebbe la sola colpa di essere un’esule istriana e di rifiutarsi di aderire con la forza al movimento partigiano di Tito, è stata ricordata in una significativa cerimonia il 4 ottobre presso il Parco omonimo a San Martino al Cimino. Nella notte tra il 4 ed il 5 ottobre, 1943 un gruppo di prigionieri incarcerati e sotto il controllo di partigiani jugoslavi ed italiani, furono legati con fili di ferro e portati a piedi fino a Villa Surani e, ancora vivi, gettati in una foiba nei paraggi. Norma Cossetto sarebbe stata violentata in gruppo sia durante la detenzione che pochi istanti prima di essere gettata nella foiba ancora viva con entrambi i seni pugnalati.

Questa vicenda che va oltre la semplice conflittualità di guerra ma che rappresenta la degradazione vera e propria dell’essere umano è stata ricordata da Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio e da Maurizio Federici, presente accanto a lui in diretta su Rainews24 durante il telegiornale. Erano presenti anche la sindaca di Viterbo Chiara Frontini; l’assessore Katia Scardozzi; Ermanno Nicolai per la Provincia di Viterbo; il viceprefetto Fabio Malerba, i consiglieri comunali Laura Allegrini, Letizia Chiatti, Matteo Achilli.

Ha partecipato anche l’ex sindaco Giovanni Arena e tutti gli effettivi di Viterbo del Comitato 10 Febbraio. L’evento è stato presentato alla Camera dei Deputati il 3 ottobre dallo stesso Silvano Olmi con la presenza del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.

Nel giro di 5 anni un semplice post su facebook ha portato, oggi, ad avere 345 città italiane che celebrano il ricordo della martire italiana Norma Cossetto che «fu prelevata a forza da casa sua insieme alla figlia – ha detto Olmi visibilmente commosso – e tra le cose che in fretta decise di prendere ci fu la bandiera italiana nascondendola nei vestiti della figlia. Un esempio di patriota e di persona innamorata del suo Paese fino al martirio».

«A me il dovere di rappresentare l’orgoglio di tutto questo – ha detto la sindaca Chiara Frontini sulla commemorazione deli 80 anni dall’eccidio di Norma Cossetto – con Viterbo città capofila che è un baluardo della memoria, del ricordo e della volontà di riscoprire una storia che, per troppo tempo, è stata tenuta volutamente nascosta. Tutto ciò è parte del nostro orgoglio e della nostra nazione. Viterbo non dimentica, la nostra è un’eredità che si tramanda di amministrazione in amministrazione e si stratifica nella memoria collettiva. E’ nostro dovere creare consapevolezza per valori di tutti gli italiani: la medaglia d’oro al valore civile che il presidente della Repubblica Ciampi ha voluto per Norma Cossetto è una pietra miliare di questo percorso».

Nel corso della cerimonia le amministratrici del Comune di Viterbo hanno portato una corona di fronte al nome di Norma Cossetto, cui è intitolato il parco di San Martino al Cimino. «A me fa molto piacere – ha detto il viceprefetto Fabio Malerba – partecipare a queste manifestazioni perché ricordo che qualche anno fa, quando ero studente, si iniziava finalmente a parlare di un pezzo di storia che è stato volutamente occultato. Da allora si è cominciato a parlarne nelle scuole e nell’opinione pubblica. Il caso ha voluto che io ora lavori a Viterbo ed è vero che essa è la città capofila del Comitato 10 Febbraio. Norma Cossetto è una figura che va approfondita e sono contento di essere a Viterbo che è la prima delle 345 che celebrano il rispetto ed il tributo ad una martire».

Silvano Olmi, da anni impegnato per il ricordo ufficiale di Norma Cossetto e di tragedie come le Marocchinate, ha spiegato che «è una grande conquista la dedica del parco a Norma Cossetto. Quando eravamo in conferenza stampa alla Camera dei Deputati ed abbiamo presentato con Maurizio Federici, alla stampa nazionale ed internazionale, questo evento, abbiamo sottolineato che era nato a Viterbo. L’idea la ebbe a Maurizio quando, nel 2018, decidemmo di deporre un fiore al monumento dei Martiri delle Foibe istriane a Viterbo. Io ero assente per un impegno ma lui mi disse che solo col passaparola erano venuti un centinaio di persone. Portammo la proposta di dedicare un giorno a Norma Cossetto all’allora presidente del Comitato 10 Febbraio che ci diede il compito di organizzare tutto. Mettemmo un post su facebook nell’agosto 2019 ed avemmo subito 56 città che aderirono, il 4-5 ottobre erano già 130 e, oggi, siamo arrivati a 345 città che ricordano la Cossetto anche con la presenza di alcune straniere. Sono entrate quest’anno Buoenos Aires e Melbourne».