CIVITAVECCHIA – «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà agli operatori del mercato storico di Civitavecchia per questa situazione che se non fosse drammatica rasenterebbe il ridicolo».

Inizia così una nota del gruppo consiliare del Movimento cinque stelle cittadino che, sulla scia degli articoli degli ultimi giorni, interviene sul caso “mercato”.

«Quattro anni di promesse non mantenute - tuonano i pentastellati - ed il ritiro di un progetto di riqualificazione già finanziato rappresentano quanto fatto per il mercato da quest’amministrazione. Si ha quasi l’impressione che si voglia deliberatamente portare il mercato verso una fine lenta e dolorosa. Questo spiegherebbe i 20mila euro sprecati per un’inutile progettazione di un centro commerciale nel cuore del mercato cittadino».

Una situazione piuttosto paradossale con l’ultimatum dell’allacco alla corrente agli operatori delle Casette di legno che hanno subito fatto richiesta ma di lavori neanche l’ombra, poi c’è il bagno di cui tanto si è parlato, il progetto ancora fermo per riqualificare l’area e una tensostruttura che fa acqua da tutte le parti, letteralmente e metaforicamente. In ultimo c’è lo spostamento di viale Nenni e piazza XXIV Maggio, anche quello in stand by. Viene da chiedersi, cosa si sta facendo?

«Questo disinteresse - incalzano i grillini - nei confronti dei bisogni degli operatori mercatali però non vale per tutti. Infatti se sei un operatore mercatale “amico”, può succedere che per te le cose vadano meglio rispetto agli altri. Un esempio concreto sotto gli occhi di tutti è quanto successo a piazza XXIV Maggio. Nella piazzetta delle casette di legno, più di un operatore ha chiesto l’autorizzazione per procedere al rinnovo della propria struttura, ricevendo un diniego come risposta. Diniego arrivato per tutti tranne che per uno, che invece ha ricevuto l’autorizzazione necessaria a sostituire la vecchia casetta di legno con una struttura molto più decorosa. Come Movimento 5 stelle, con un intervento del Consigliere D’Antò all’ultimo consiglio comunale, abbiamo chiesto spiegazioni su questa disparità di trattamento e sollecitato il Sindaco a rimediare. Richiesta - tuonano - che ad oggi non ha ricevuto alcun riscontro. E mentre la città aspetta - concludono duri -, il “sindaco fornaio” sembra si stia apprestando a preparare il prossimo rimpasto, per consolidare così quello che ormai potremmo definire un record inarrivabile».

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