PHOTO
CERVETERI - Da un lato c'è l'usura. Dall'altro il sovraindebitamento. Due problemi con i quali le famiglie italiane, e purtroppo anche quelle etrusche, devono fare i conti. In un caso però per uscire dall'incubo è prima necessario un atto di coraggio. Nel secondo invece basta chiedere aiuto agli enti preposti per non ritrovarsi sommersi dai debiti. In entrambi i casi c'è comunque lo sportello antiusura a cui rivolgersi. E il comune di Cerveteri, da anni, è socio proprio dello sportello antiusura che ha come base Grottaferrata. Ma niente paura: in caso di necessità gli operatori sono pronti a dare il loro aiuto sia da remoto che portandosi direttamente sul territorio.
«Sull'usura il primo passo da compiere è quello di andare dalle forze dell'ordine», ha spiegato il presidente dello sportello intercomunale, il dottor Massimo Morais al margine del secondo incontro che si è svolto a Cerveteri. «Se non si ha la forza e il coraggio, noi possiamo aiutarli» grazie anche a un sostegno psicologico fornito da esperti del settore. «Possiamo solo incoraggiarli a denunciare. Poi spetta a loro fare il primo passo». Per quanto riguarda invece il sovraindebitamento l'aiuto diventa concreto grazie anche ai fondi messi a disposizione dell'associazione dalla Regione, dal Mef e dai Comuni. «Aiutiamo quei cittadini che non riescono, ad esempio, a pagare le bollette, o che non riescono a far fronte ad altre spese». Denaro che dovrà essere restituito, a rate, allo sportello. «Il nostro intervento arriva a un massimo di 25mila euro da restituire in un massimo di 84 rate (7 anni) a un tasso che non arriva nemmeno all'1% - ha spiegato ancora Morais - Ovviamente tutto deve essere documentato». Non solo: «Il nostro intervento non va direttamente nelle mani del richiedente. Siamo noi che andiamo a pagare a nome e conto dell'utente il singolo debitore, dando poi a chi si è rivolto a noi le ricevute dei pagamenti effettuati». Ma i soldi vanno comunque restituiti. In caso contrario «scattano le azioni legali».
Per quanto riguarda gli interventi sul territorio etrusco, secondo quanto spiegato dal presidente dello sportello, sono pochi i cittadini che vi si rivolgono. Colpa anche della poca conoscenza che si ha di questa realtà. Motivo per il quale anche l'amministrazione, in questo periodo, ha avviato una campagna informativa sul territorio. «Il nostro compito - ha spiegato l'assessore alle Politiche sociali, Francesca Badini - è quello di dare il massimo delle informazioni per far uscire queste persone dal tunnel».
©RIPRODUZIONE RISERVATA