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CIVITAVECCHIA - “È necessario che si apra una pagina nuova nei rapporti tra Comune ed Autorità di sistema portuale”. Ne è convinto il vicesindaco Massimiliano Grasso, con delega alla portualità, prendendo spunto dalla proposta avanzata dal consigliere di Forza Italia Pasquale Marino il quale ha riportato all’attenzione dell’amministrazione la possibiltà di istituire una tassa di soggiorno marittima, da versare direttamente al comune di Civitavecchia, a titolo di compensazione per i disagi che subisce la città di tipo ambientale e legati all'aumentato del traffico di bus, taxi e Ncc. Una proposta sulla quale, nel 2013, aveva già lavorato l’allora assessore della giunta Tidei Sergio Serpente, con uno studio da parte degli uffici comunali.
"Numerose le questioni sul tappeto con l’Authority - ha aggiunto il vicesindaco Massimiliano Grasso - ed è chiaro, anche alla luce della recente sentenza del Consiglio di Stato sull’accordo tra i due enti, che la città debba ricevere delle risorse dal porto anche in termini economici. Sulle modalità con cui questo dovrebbe avvenire esiste da anni un intenso dibattito che riguarda anche altre città portuali in Italia. Tant’è che l’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani, ha istituito un’apposita commissione riservata alle città sedi di porti di rilevanza nazionale, che ha avviato l’iter per la definizione di una proposta di legge che consenta, come avviene per i comuni che ospitano aeroporti, di istituire una apposita tassa legata ai passeggeri in transito. Ben venga la commissione proposta da Marino - ha concluso il vicesindaco - per offrire un contributo di idee ulteriore ai processi in atto".