Il Natale è un periodo di amore e pace e, con la musica, rappresenta il periodo più festoso dell’anno. Salvo se, almeno per quello che è successo domenica sera, diventa un momento di presunto disturbo della quiete pubblica. Sì, perché una residente del centro storico, esasperata dal volume della musica in filodiffusione, ha deciso di chiamare i carabinieri. In un post su facebook, stizzita, ha riferito che «…dalla mattina alla sera così, un altro mese non reggo. Un concerto perenne nelle orecchie anche no… non so se dal video si percepisce il volume ma vi assicuro che è alto tanto e per 12 ore di seguito, che tocca fa’?». La situazione, quindi, a pochi giorni dalla partenza ufficiale dell’8 dicembre per le celebrazioni natalizie, riscalda le giornate ormai fredde. E, dopo i fatti di domenica, il Comune è corso ai ripari. «Dopo le lamentele di alcuni cittadini – dice l’assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi - l’orario della filodiffusione con la musica natalizia dall’orario iniziale, che era dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 23, è passato già stasera (ieri, ndr) alle 21.30 per la chiusura». Più che la durata della musica, tanti residenti hanno lamentato il volume troppo alto e l’impossibilità di dormire. A poche ore dal via, quindi, il Natale sta già discutere tra gli assensi quasi unanimi alle proiezioni di luce, ad eccezione di qualche distinguo per quelle sulla chiesa della Trinità e qualche mugugno per l’assenza dell’albero di Natale a piazza del Plebiscito. Nel caso delle proiezioni sulla facciata della Trinità è intervenuta la consigliera FdI Laura Allegrini che ha criticato la scelta dei colori giallo e blu molto spiccati sulla facciata. Tanti li considerano pacchiani. Da un approfondimento risulterebbe che questi colori sono stati concepiti perché risaltano e sono ben identificabili la notte.