Avviato ieri il confronto tra Regione e Rfi sulla FL3.

Un tavolo tecnico - a cui hanno partecipato l’assessore a Mobilità e Trasporti, Fabrizio Ghera, i consiglieri viterbesi Daniele Sabatini di Fratelli d’Italia ed Enrico Panunzi del Pd e i vertici di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana - per mettere a punto un piano per limitare al massimo i disagi che comporterà la chiusura della tratta Viterbo Cesano da giugno a settembre, a causa di lavori per l’installazione del sistema di controllo automatico di marcia dei treni.

«Abbiamo chiesto a tutte le parti interessate - ha dichiarato l’assessore - il massimo impegno per ridurre al minimo i tempi dei lavori prestabiliti e, soprattutto, un piano concordato per mettere a punto e assicurare la corretta comunicazione di tutti i percorsi alternativi per i viaggiatori di quella tratta».

E Rfi, secondo fonti attendibili, avrebbe dimostrato la propria disponibilità a fare il massimo per individuare soluzioni che possano alleviare e ridurre l'impatto dei disagi per gli utenti.

Ghera ha inoltre sottolineato che quello di ieri è stato solo il «primo di altri incontri che faremo e che coinvolgeranno anche i sindaci dei territori interessati da quella linea, insieme ai comitati dei pendolari, per condividere il più possibile le scelte e far sì che i cittadini siano costantemente e correttamente informati sulle tempistiche e il cronoprogramma dell’effettiva durata di questi lavori».

In merito alle prossime riunioni sarebbe in calendario, già la prossima settimana, l’incontro con Regione e Rfi richiesto dai sindaci dei Comuni attraversati dalla FL3 per rappresentare le istanze dei territori.

Successivamente dovrebbe poi tenersi un altro “bilaterale” tra l'amministrazione regionale e la società ferroviaria per valutare i possibili servizi sostitutivi, pare prendendo in considerazione sia mezzi su gomma come i bus sia su ferro, per attenuare il più possibile i problemi e i disagi per pendolari e viaggiatori.

Nel frattempo, in attesa della convocazione ufficiale da parte della Regione, i sindaci dei territori interessati - furiosi per aver appreso della chiusura della tratta nei mesi estivi tramite un comunicato diffuso da Rfi - e i comitati dei pendolari che quotidianamente utilizzano il treno per recarsi a Roma, parteciperanno a un'assemblea pubblica indetta per giovedì 29 febbraio a Oriolo Romano dal primo cittadino, Emanuele Rallo. I sindaci inoltre si sono dichiarati «seriamente preoccupati delle pesantissime ripercussioni che la chiusura della linea comporterà per i nostri cittadini che usano quotidianamente la FL3 per recarsi non solo a scuola, ma anche e soprattutto al lavoro e ai grandi ospedali di Roma e delle ripercussioni sui flussi turistici del nostro comprensorio che la chiusura estiva potrebbe avere».