CIVITAVECCHIA – Si è svolta ieri, alla presenza del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, delle Sovrintendenze, della Città Metropolitana, di ISPRA, ARPA Lazio e Capitaneria di Porto, Eni plenitudine, Cassa depositi e Prestiti Equity e i Sindaci di Civitavecchia e Tarquinia la penultima seduta della conferenza dei servizi per la realizzazione del parco eolico galleggiante al largo di Civitavecchia, promosso dal consorzio DiVento, che coinvolge Eni Plenitude, CDP Equity e Copenhagen Infrastructure Partners. L’impianto, da 504 megawatt, sarà posizionato a circa 30 chilometri dalla costa. Durante la seduta sono state richieste alcune integrazioni tecniche e a cui seguirà un'ulteriore conferenza dei servizi. A seguire è atteso il rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che aprirà la strada al decreto autorizzativo del Governo.

«Siamo alle battute finali di un processo che può segnare un cambio di passo per il futuro economico e ambientale della nostra città – ha dichiarato il sindaco Marco Piendibene – come Amministrazione stiamo lavorando per cogliere appieno questa occasione, affinché Civitavecchia diventi un centro di riferimento per la produzione e l’assemblaggio delle tecnologie legate all’eolico marino. Siamo pronti a fare la nostra parte per attrarre investimenti, generare lavoro e accompagnare la transizione energetica con proposte concrete e credibili». 

Il parco eolico, come hanno ribadito dall’amministrazione comunale, rappresenta un passaggio chiave per lo sviluppo sostenibile del territorio e si inserisce in una strategia più ampia, che punta a trasformare Civitavecchia in un hub nazionale per l’energia rinnovabile offshore. «In tale prospettiva – hanno concluso – sarà fondamentale l’adeguamento del progetto portuale già candidato ai fondi MASE, per accedere a una quota dell’investimento da oltre 400 milioni di euro previsto per i porti strategici del Paese».