di SONIA BERTINO



LADISPOLI - Vietato l’accesso alle “bionde” in spiaggia dal prossimo anno. Ad annunciare l’estensione del provvedimento di divieto di fumo su tutte le spiagge libere a partire dal 2020 è stato il vicesindaco e assessore al Demanio Marittimo Pierpaolo Perretta.



L'ORDINANZA ATTUALE. Da quest’anno fumare sarà vietato a ridosso della battigia e in acqua fino a 200 metri di distanza dalla riva. I bagnanti però potranno godersi le loro “bionde” sotto l'ombrellone, ovviamente tenendo conto anche delle esigenze dei propri “vicini” e munendosi di posacenere tascabili dove gettare le cicche.

 



LE NOVITA' PER IL 2020. Ma dal prossimo anno, per i fumatori, sarà impossibile accendere una sigaretta anche sotto il proprio ombrellone. Anche se munito di posacenere tascabile. Anche se lontani da bambini e donne in stato interessante. E anche se distanti e non si reca disagio a chi invece del fumo non ne vuole proprio sapere. «I mozziconi di sigaretta risultano essere un vero e proprio flagello per i nostri mari – ha detto Perretta – e secondo studi recenti risultano essere il rifiuto più presente e più inquinante dei nostri mari. Una sola sigaretta gettata in mare è sufficiente per contaminare un metro cubo d’acqua: impossibile stare a guardare». E così, dal prossimo anno «si andrà verso un divieto di fumo totale sulle nostre spiagge». Il tutto «con un percorso condiviso con la categoria che se vorrà potrà dedicare degli spazi appositi ai fumatori». A chi già all’annuncio dell’ordinanza anti fumo di quest’anno ha ironicamente chiesto «e chi controlla?», il vicesindaco questa volta puntualizza. «Ci impegneremo anche per una puntuale verifica del rispetto di tale ordinanza sia attraverso la Polizia locale che, ove possibile, anche ricorrendo alle Guardie ambientali che già stanno operando sul territorio con risultati ottimali. Siamo tutti chiamati a una vera e propria rivoluzione dei nostri usi e costumi: occorre infatti che tutti facciano la propria parte per contribuire attivamente alla riduzione dei rifiuti che inquinano l’ambiente e si riversano in mare e sulle spiagge producendo danni gravissimi all’ecosistema. Il nostro impegno come amministrazione – ha proseguito ancora Perretta – è ora rivolto a un’azione di contrasto all’utilizzo della plastica monouso sulle nostre spiagge e sulla quale si sta lavorando in sinergia con l’impresa balneare a cui va riconosciuto di aver preso veramente a cuore il problema».

 



LE REAZIONI DEI CITTADINI. Ma era già bastata l'ordinanza entrata in vigore martedì scorso per sollevare le critiche da parte dei ladispolani. Sui social la parola più utilizzata a tal proposito è stata “proibizionismo”. Una limitazione delle libertà dei singoli a favore di altri (i non fumatori) per l'incapacità di alcuni fumatori che spesso, purtroppo, assumono atteggiamenti incivili e di poca considerazione nei confronti degli altri e dell'ambiente. Sebbene infatti molto spesso, purtroppo, in spiaggia, come anche in città, sono diverse le cicche gettate in terra, o addirittura ritrovate in mare, ciò non vuol dire che tutti i fumatori possono essere considerati degli incivili. A ribadirlo nei vari commenti social sono stati proprio loro. In molti hanno voluto sottolineare come per mantere “un vizio”, quello del fumo, ben consci del danno alla salute che si arreca a se stessi, rispettando ambiente e altrui decisioni, basta seguire delle piccole regole di civile convinvenza: munirsi di un posacenere tascabile da portare con sé negli spostamenti, anche in spiaggia, evitare di fumare nelle vicinanze di altre persone a cui potrebbe dar fastidio il fumo della sigaretta. Insomma, delle semplici regole di rispetto valide e applicabili in qualsiasi contesto. Se è vero infatti che le cicche, come la plastica, costituiscono la maggior parte dei rifiuti rinvenuti in spiaggia e nelle acque marine, è anche vero che questi non sono gli unici rifiuti che possono trovarsi sugli arenili e addirittura in città. La lotta all'incivile è costante. Bottiglie di vetro, discariche a cielo aperto, carta, cartoni di pizza e altre vivande abbandonati in spiaggia, sui muretti del lungomare, nei giardinetti pubblici, sui marciapiedi, nei pressi dei cestini della raccolta differenziata. E ancora: musica alta, suoneria del telefonino ad alto volume e conversazioni con i propri vicini a voce alta sui convogli regionali che quotidianamente accompagnano i lavoratori e gli studenti da casa a lavoro/scuola e viceversa. Insomma, la regola da rispettare sarebbe semplice e non necessiterebbe di alcun tipo di divieto: adottare comportamenti di civile convivenza.

C'è poi la possibilità da parte delle amministrazioni comunali di applicare sanzioni pecuniarie a quanti delle regole se ne infischiano. Spesso, intaccare il portafogli, può funzionare da monito nei confronti degli incivili e da deterrente così che altri non seguano esempi sbagliati. Basterebbe solo vigilare, tenere gli occhi aperti e sanzionare chi sbaglia, cogliendolo sul fatto. Il tutto senza la necessità di limitare le libertà altrui (condivisibili o meno che possano essere). Ed è proprio su questo punto che si sono soffermati i commenti all'ordinanza sindacale del sindaco Grando.«Ordinanza da un certo punto di vista sacrosanta – ha commentato un utente Facebook – Ma mi auguro di vedere vigili sulla spiaggia “pizzicare” tutti quelli che la domenica mangiano anche il panettone del Natale passato e lasciano tutto sulla spiaggia». E ancora: «Sono d'accordo perché io quanto fumavo non lasciavo nulla in spiagga ma non è usanza di tutti. Spero che venga fatta osservare anche l'ordinanza di raccogliere le feci degli amici a quattro zampe non solo dalle spiagge ma anche dai marciapiedi e dai parchi dove bisogna fare lo slalom». E poi c’è anche chi contestando la decisione dell’amministrazione comunale punta i riflettori su un’altra “tradizionale” abitudine da spiaggia. Il consumo di alcolici: «Però te poi beve sei casse di birra, e mi ubriaco come paura e delirio a Las Vegas, ti perdi tuo figlio…..». E non sono mancate le vignette umoristiche sul caso. Come quella, ad esempio, di un fratino con in bocca una sigaretta e la frase: “A regà io vado a Cerveteri. Me vado a fumà na sigaretta e poi torno a Ladispoli”.

 



IL “PLASTIC FREE”. Intanto, contestualmente all’annuncio del divieto totale a partire dal prossimo anno, il vicesindaco ha invitato la popolazione a partecipare alla Giornata Mondiale degli Oceani indetta dall’Unesco, da Ami e dalla Rappresentanza Italiana della Comunità Europea con la collaborazione e il patrocinio del Comune. L’appuntamento è per l’8 giugno con “Plastic Free”. Obiettivo: la pulizia delle spiagge e dei fondali di Ladispoli. Si comincerà alle 9 allo stabilimento La Baia di Ladispoli. L’iniziativa si concluderà nella spiaggia di Torre Flavia dove si cercherà di realizzare il primo Flash mob italiano Plastic free.