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CIVITAVECCHIA – La partita dei contratti di servizio tra Comune e la partecipata Civitavecchia Servizi Pubblici entra in una fase decisiva ma ancora piena di incognite. Dopo il passaggio in Consiglio comunale dei contratti relativi alle farmacie comunali e al servizio Oepac (assistenza scolastica e domiciliare), per altri due settori strategici — igiene urbana e servizi funebri e cimiteriali — l’amministrazione ha scelto la strada della proroga tecnica, necessaria a garantire la continuità dei servizi fino alla definizione dei nuovi affidamenti. Le determine dirigenziali firmate in questi giorni prevedono infatti l’estensione dei contratti attualmente in essere fino al 28 febbraio 2026, in attesa del rinnovo secondo le regole del nuovo Testo Unico sui Servizi Pubblici Locali. Nel caso dell’igiene urbana, la proroga riguarda un servizio considerato “essenziale”, il cui blocco comporterebbe rischi per la salute pubblica: la gestione resta dunque affidata a Csp alle stesse condizioni economiche e operative, con una spesa impegnata per oltre 1,9 milioni di euro solo per il primo bimestre 2026. Analogo provvedimento per il settore cimiteriale, dove la proroga comporta un impegno di circa 325mila euro fino a fine febbraio, sempre in vista del nuovo contratto pluriennale. A luglio scorso inoltre l'amministrazione Piendibene aveva deliberato l’invio alla partecipata degli indirizzi politico-economici per la redazione di un nuovo Piano di Ristrutturazione Aziendale (PdRA), riferito al quinquennio 2026-2030, con consegna del documento entro il 15 settembre. Ma non pare sia ancora arrivato nulla a Palazzo del Pincio. Intanto sul fronte operativo Csp è alle prese con un’altra partita delicata: la riorganizzazione del lavoro. L’azienda punta ora a ridurre il turno notturno degli operatori ecologici. Questione che vede i sindacati sul piede di guerra e che è al centro dello sciopero generale di oggi del settore.
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