CERVETERI - Un incontro pubblico, al Granarone, per spiegare ai residenti come condonare la propria abitazione a Campo di Mare. «Il procedimento urbanistico che ha attraversato gli ultimi 60 anni di storia di Cerveteri è giunto finalmente al termine», ha commentato il sindaco Elena Gubetti, annunciando l'incontro e ricordando come «a dicembre il consiglio comunale ha approvato una delibera che di fatto ha concluso l'iter urbanistico e amministrativo di importanza straordinaria: un atto che garantisce il rilascio dei titoli edilizi per quegli immobili di Campo di Mare che per tutti questi anni ne sono stati sprovvisti. Sul tema, venerdì 2 febbraio alle 18 presso l’aula consiliare del Granarone si terrà un incontro pubblico rivolto ai titolari degli immobili e in generale a tutta la cittadinanza. Insieme a me, ci sarà l’ingegner Manuela Lasio, dirigente all’Urbanistica, l’assessore Riccardo Ferri, il consigliere comunale Federico Salamone e il delegato Giovanni Federici». «Nel corso delle nostre due precedenti esperienze amministrative la questione urbanistica di Campo di Mare è stata sempre al centro della nostra azione di governo – ha aggiunto – Quando nel 2012 si insediò a capo della città Alessio Pascucci ebbe una grande intuizione e da subito si mise ad affrontare un tema mai risolto definitivamente da nessuna amministrazione tanto che Campo di Mare viveva in uno stato di abbandono importante. Oggi Campo di Mare ha una speranza nuova e lo dimostrano i milioni di euro investiti nelle opere pubbliche in questi anni, dalla messa in funzione di tutti i lotti di illuminazione, al recupero del depuratore, passando per l’acquisizione a patrimonio comunale delle aree e ovviamente al restyling del lungomare dei Navigatori Etruschi». «Venerdì al Granarone – ha concluso Gubetti – parleremo dunque non soltanto del tema dei condoni, ma ripercorreremo tutto il lavoro svolto in questi anni: un lavoro che continua e che porterà Campo di Mare ad essere la frazione di mare che merita di essere, un luogo attrattivo dove vivere tutto l’anno».

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